Un’inchiesta di Finance Uncovered ha rivelato che quasi 40 milioni di dollari provenienti da fondi per lo sviluppo di Regno Unito, Norvegia e Danimarca sono stati investiti in un compagnia che in Myanmar opera infrastrutture e tecnologie legate alla sorveglianza digitale. Le accuse coinvolgono software sviluppati in Cina e usati per intercettare comunicazioni, bloccare VPN e monitorare gli utenti. Sistemi che dopo il colpo di Stato del 2021 hanno permesso alla giunta militare di ampliare il controllo sulla rete.
Nel provincia cinese dello Zhejiang - per convincere il vescovo sotterraneo Shao Zhumin a registrarsi - nelle ultime settimane sono stati presi di mira duramente anche sacerdoti, suore e fedeli che l'anno scorso avevano partecipato a un viaggio all'estero. Nel mirino anche i luoghi di culto e i familiari dei preti clandestini. "Vogliamo solo seguire la nostra coscienza senza dover sottostare a richieste politiche del Partito".
Alla vigilia dei suoi 90 anni, il Dalai Lama ha annunciato che sarà il Gaden Phodrang Trust a riconoscere la sua prossima reincarnazione, mantenendo le tradizioni religiose ed escludendo ogni ruolo per Pechino. La Cina ha però subito risposto rivendicando il controllo sul processo: si profila un futuro con due Dalai Lama e una forte crisi di legittimità che potrebbe trasformarsi in un più ampio scontro geopolitico.
Dopo la firma, è fermo da inizio anno il più grande intervento economico straniero nella storia dello Sri Lanka. La raffineria del colosso di Pechino Sinopec a Hambantota è bloccata per divergenze col governo sulla porzione della quota di mercato locale. Salutato come "piano di rilancio economico", ora si teme che danneggi il settore petrolifero e la sicurezza energetica.
Alla frontiera con la Cina cresce il contrabbando dell'oro come forma di guadagno in una delle zone più povere della Federazione russa. Nella Repubblica popolare non servono licenze: qualsiasi cittadino può vendere alle banche in qualsiasi forma il materiale estratto, che viene pagato più del doppio rispetto alla quotazione di Mosca. Decine i "carichi" scoperti alla frontiera, ma il più delle volte il tutto si risolve con una multa.
La denuncia dell'intelligence ceca contro agenti della Repubblica popolare cinese che nega addebiti e parla di "intervento negli affari interni". Intanto oggi a Taiwan scade il termine entro cui gli immigrati cinesi devono dimostrare di aver rinunciato a registrazione nella Repubblica popolare. In 2.237 non l'hanno ancora fatto, ma autorità promettono che accerteranno volontà prima di revocare benefici per i residenti.