Le parole di Francesco alla Messa presieduta nella spianata di Taci Tolu, davanti a centinaia di migliaia di fedeli: "Attenti a quei coccodrilli che vogliono cambiarvi la cultura". Alla Chiesa locale l'invito a essere come la fragranza del sandalo per cui Timor è nota fin dall'antichità: "Diffondete il profumo del Vangelo contro tutto ciò che umilia, deturpa e distrugge la vita umana". Ai sacerdoti: "La gente qui vi onora, ma non agite come capi che schiacciano gli altri".
Francesco è giunto oggi a Timor Est, il Paese a maggioranza cattolica pienamente indipendente solo dal 2002, terza tappa del viaggio apostolico in Asia e Oceania. Il pontefice ha lodato "l'impegno per giungere a una piena riconciliazione con l'Indonesia", indicandolo al mondo come un esempio. Ma ha anche invitato i timoresi a "far diventare la fede cultura", per dare risposte a piaghe sociali come la povertà, la violenza delle bande di strada e gli abusi sui minori.
Papa Francesco è arrivato a Dili, il terzo Paese toccato nel suo viaggio in Asia e Oceania. Nella nuova puntata del podcast realizzato da "AsiaNews" e "Mondo e Missione" in collaborazione con "Avvenire" Giorgio Bernardelli racconta questo Paese indipendente da poco più di vent'anni ma che non ha ancora sanato davvero le ferite di un conflitto sanguinosissimo. E dove la fede cattolica, che ha plasmato la sua identità, è chiamata a farsi via di futuro.
Ad AsiaNews una religiosa salesiana italiana da oltre 30 anni nel Paese racconta le attese di un popolo non ancora uscito del tutto dal travaglio che ha portato all’indipendenza. Istruzione e sanità problemi irrisolti, l’urgenza di formare i giovani alla politica. Il desiderio di ‘toccare’ e ricevere una benedizione da Francesco.
Diffuso l'itinerario dettagliato che il pontefice compirà dal 2 al 13 settembre in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Il pontefice pronuncerà 16 tra discorsi e omelie nel viaggio più lungo del suo pontificato. Oltre alle quattro capitali la visita alla missione di Vanimo. A Dili la Messa su una spianata davanti all'oceano.
Diffuse oggi le immagini simbolo delle giornate che a settembre il pontefice vivrà in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Nei motti il richiamo alla fraternità, alla preghiera, all'incontro con le culture locali, ma anche la vicinanza ai cristiani perseguitati della regione.