Durante la seduta allargata del governo di Ašgabat Serdar Berdymukhamedov ha dato il benservito al ministro delle Finanze, quella della cultura e altri funzionari, pur snocciolando cifre sui successi di un Paese diverso da chi fa la coda di notte per il pane. Confermando l'usanza del padre che usava le dimissioni forzate per spronare i suoi vassalli.
Dal Kazakistan al Tagikistan in tutta la regione sono state adottate procedure per mutare la scrittura del cognome eliminando le forme del patronimico imposte durante la dominazione zarista e sovietica, per recuperare le radici turaniche o di altre etnie. Sono però solo poche personalità ad aver fatto questo passo, avvertito da molti come una complicazione inutile.
Con le porte sempre più chiuse in Russia molti lavoratori dalla regione sono partiti per la Corea del Sud. Ma aumentano anche i centroasiatici che cercano prospettive nei Paesi occidentali, finendo spesso vittime di sfruttatori senza scrupoli. La Turchia come meta intermedia dove si fermano qualche anno sperando poi di poter raggiungere l'Europa o l'America.
Il simbolo natalizio che a Capodanno da qualche anno viene innalzato nel centro della capitale del Turkmenistan richiama sempre più gruppi di bambini che chiedono l’elemosina. Mostrando le contraddizioni di un Paese che non si occupa di loro
L’ex-presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdymukhamedov, nonostante abbia ceduto al figlio Serdar la carica, si gloria tuttora del titolo di 'padre della patria' e in suo onore si sta costruendo la nuovissima smart-city con il nome di Arkadag. E ha chiesto di accorciare i tempi di realizzazione, in modo da insediare una quota maggiore di nuovi abitanti ed attirare altri investimenti
Dal Tagikistan al Kirghizistan ex politici di primo piano a processo con l'accusa di alto tradimento solo perché identificati come possibili alternative alle successioni "dinastiche". Mentre in Kazakistan alla sbarra c'è un gruppo che avrebbe "minacciosamente" pianificato di assaltare il palazzo presidenziale con un trattore e un cannone caricato con frammenti di patate.