Sono per la maggior parte salariati a basso reddito e lavoratori a giornata. Milioni di migranti senza lavoro. 30 studenti universitari raccolgono fondi sul web. Suore indonesiane producono e distribuiscono mascherine protettive. Donati anche cibo e altre protezioni sanitarie.
La pandemia fa riscoprire religiosità e una collaborazione islamo-cristiana. Nel distanziamento, social, internet e televisione diventano gli strumenti di una nuova evangelizzazione. Tre proposte per il mese di maggio in un’ottica di partecipazione ed ecumenismo. Raccolti 13mila dollari e due tonnellate di cibo per Betlemme: all’iniziativa hanno aderito anche i musulmani.
Lo scorso febbraio aveva contratto il Covid-19, ma era guarito. Per lungo tempo aveva lavorato nella Chiesa sotterranea. Nel 2011 si è fatto riconoscere dal governo. Ha passato molti anni in carcere e nei campi di lavoro forzato e di rieducazione.
È ragionevole interrompere l’eucaristia a causa del coronavirus. Ma è importante non considerarlo normale, come se si potesse fare a meno del sacramento. La dimenticanza dell’eucaristia porta corruzione e violenza. Il contrario permette la ricostruzione della vita personale e sociale. L’esempio di due villaggi. La seconda parte della testimonianza del missionario nelle Filippine.
Il programma sarà allargato a varie associazioni e organizzazioni con vocazione sociale o socio-politica. La Chiesa maronita in Libano sta già aiutando circa 33.456 persone per un importo di circa 71 miliardi e 585 milioni di Lire libanesi (circa 43,3 milioni di euro al cambio ufficiale).
Nel Paese i casi di contagio sono in aumento. Medici e infermiere abbandonano gli ospedali per non ammalarsi. Tithy Margaret Costa: “La fede mi aiuta a curare i malati”. La popolazione fatica a rispettare il distanziamento sociale. Riaperte le fabbriche tessili.