11/11/2009, 00.00
COREA
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Alta tensione fra Seoul e Pyongyang, restano aperti i canali diplomatici

Il governo sud-coreano smentisce il movimento di due navi nord-coreane lungo i confini nel mar Giallo. Ieri lo scontro a fuoco fra navi da guerra delle due Coree: incendiato il mezzo del Nord, ma non vi sono conferme di morti o feriti. Seoul rafforza le misure di sicurezza, ma vuole evitare “un deterioramento nei rapporti”.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il governo sud-coreano smentisce le voci circolate oggi in mattinata, relative a movimenti di due navi nord-coreane lungo il confine marittimo occidentale. “Non vi sono particolari sviluppi” afferma un funzionario di Seoul, perché il mare è mosso e “le onde alte impediscono la navigazione anche ai battelli da pesca ”. L’allerta resta massimo, ma il governo intende proseguire il dialogo con il Nord.
 
Ieri nel mar Giallo, al largo della costa occidentale coreana, è avvenuto uno scontro a fuoco fra navi da guerra dei due Paesi. A innescare lo scambio di colpi, durato circa due minuti, lo sconfinamento dell’imbarcazione nord-coreana, che avrebbe varcato la Northern Limit Line (Nll), il confine marino a ovest della penisola coreana, al centro di una disputa decennale fra Seoul e Pyongyang.
 
Durante un’audizione al Parlamento di Seoul Kim Tae-young, Ministro della difesa, spiega che la nave del Nord “ha varcato di 1,6 km i confini” e “sapevano chiaramente dell’intrusione”. Il mezzo sud-coreano ha lanciato diversi segnali di avvertimento, ai quali il battello nord-coreano ha risposto aprendo il fuoco.
 
Un alto funzionario dell’esercito sud-coreano conferma i colpi, scagliati a una distanza di circa 3 km, al termine dei quali il vascello nord-coreano avrebbe subito gravi danni. Fonti sud-coreane affermano che la nave da guerra di Pyongyang ha preso fuoco, ma non vi sono conferme di morti o feriti fra membri dell’equipaggio nord-coreano.
 
Kim Sung-hwan, membro del comitato di sicurezza del presidente sud-coreano, sottolinea che finora “non vi sono segnali di rappresaglia dal Nord”. Lee Myung-bak ha espresso “grande preoccupazione” in merito alla possibilità di “nuovi attacchi”.
 
Intanto numerosi cittadini sud-coreani hanno sospeso o posticipato le attività e i viaggi in Corea del Nord. Scelte personali e volontarie, precisa il governo di Seoul, che mantiene aperti i confini e non intende modificare i progetti di cooperazione fra i due Paesi. Pur rafforzando le misure di sicurezza per i propri cittadini, la Corea del Sud “non vuole che i rapporti si deteriorino in seguito all’incidente”.
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