30/06/2012, 00.00
PAKISTAN
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Associazione islamo-cristiana usa il teatro per aiutare poveri e orfani in Pakistan

di Joseph Laldin
Chanan Development Association, aiuta dal 2004 decine di giovani in tutto il Paese a ridare un senso alla propria vita raccontandola in rappresentazioni teatrali. Nata dalla collaborazione fra cristiani e musulmani, l’associazione offre anche programmi di aiuto scolastico per i più disagiati.

Lahore (AsiaNews) - "Ho perso mia madre quando avevo tre anni. Un anno dopo mi padre mi ha abbandonato lasciandomi da sola". È la testimonianza commossa di Shama, ragazza cristiana di 22 anni, salvata grazie al lavoro della Chanan Development Association (Cda), associazione nata nel 2004 dalla collaborazione fra musulmani e cristiani per aiutare decine di orfani a ridare un senso alla propria vita grazie al teatro, ma soprattutto attraverso la condivisione delle proprie esperienze di vita. Dopo la drammatica perdita dei genitori, Shama è stata cresciuta dai suoi fratelli maggiori, un maschio e tre femmine. La sua vita è cambiata alcuni anni fa, quando ha incontrato gli operatori della Cda che le hanno proposto di recitare con gli altri giovani della compagnia. La ragazza è stata costretta ha interrompere gli studi a causa della delle restrittezze economiche della sua famiglia. Tuttavia è ottimista. "Ora faccio l'attrice e questo mi aiuta - racconta - ma vorrei diventare in futuro una estetista professionista".

La Chanan Development Association è un' associazione no-profit laica fondata nel 2004 da Muhammad Shahzad, giovane musulmano che ha scelto di dedicare la propria vita agli altri ragazzi disagiati. Come altri milioni di giovani pakistani Muhammad si è scontrato a 12 anni con la dura realtà delle tradizioni islamiche pakistane. Poco più che adolescente egli attua uno sciopero della fame contro il matrimonio forzato della sorella di 15 anni con un uomo di 50. Colpita dla gesto la sua famiglia e in seguito tutta la comunità del suo villaggio, comprendono l'assurdità del gesto, che spinge suo padre a rinunciare al matrimonio perdendo, per amore dei suoi figli, anche i potenziali guadagni economici. Dopo questa esperienza all'eta di 20 anni, Muhammad decide di creare un'associazione in grado di raccontare attraverso testimonianze dirette la dura realtà di molte famiglie e giovani pakistani.

Insieme ad alcuni amici fonda la Cda, aiutando attraverso il teatro migliaia di orfani e giovani in difficoltà dando loro la possibilità di raccontare la propria storia, ma anche di valorizzare e utilizzare le loro conoscenze, capacità e competenze per migliorare il loro status nella società. Per raggiungere i propri obiettivi CDA ha avviato quattro programmi denominati: "Felice", programma per la partecipazione attiva dei giovani in contesti sociali disagiati; "Benvenuti", il cui scopo è emancipare le giovani donne offrendo loro educazione e istruzione; "Aiuto" è invece un'iniziativa mirata a offrire un sostegno a ragazze madri e bambini di strada.

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