25/01/2017, 10.53
CINA
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Avvocati per i diritti umani torturati per strappare loro “confessioni”

di Wang Zhicheng

Fra i circa 300 avvocati fermati o arrestati il 50% sono cristiani cattolici o protestanti. Battiture, scariche elettriche, minacce, divieto di bere per convincerli di aver “cospirato contro la sicurezza dello Stato”. Minacciate anche le mogli degli avvocati.

Pechino (AsiaNews) – Scariche elettriche, divieto di bere, minacce e tanto altro: sono i metodi di tortura che la polizia sta usando contro diversi avvocati per i diritti umani. La denuncia viene dalle loro mogli che cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica, o da loro stessi.

Wang Qiaoling, moglie di Li Heping (foto 1) ha confermato due giorni fa che suo marito ha subito torture con sbarre elettriche. Con lui, anche un altro prigioniero, Wang Quanzhang (foto 2), è stato trattato allo stesso modo. Sotto le torture Li è svenuto diverse volte.

Li Heping è un avvocato cristiano protestante dell’ufficio legale della Fengrui, che in passato ha difeso i membri delle chiese domestiche e i dissidenti politici. Wang Quanzhang è anch’egli membro della Fengrui e in passato ha difeso membri della Falun Gong e dissidenti del New Citizen Movement, che chiede la fine della corruzione nel Partito.

Li è stato arrestato il 10 luglio 2015; Wang il 3 agosto 2015 all’interno della campagna lanciata dal governo contro gli avvocati per i diritti umani, definita “709”, dalla data del 9 luglio 2015 in cui sono iniziati gli arresti. Circa 300 avvocati sono stati fermati o messi in prigione. Molti di essi– almeno il 50% - sono cristiani (protestanti e cattolici) che usano le strettoie della legge cinese per difendere comunità, sacerdoti e pastori dai soprusi delle autorità locali. Diversi di loro hanno difeso le comunità del Zhejiang durante la campagna di distruzione delle croci. Ma per aver osato attentare al potere delle autorità comuniste locali essi vengono bollati e condannati per crimini “contro la sicurezza dello Stato”. A molti di loro è stata strappata l’iscrizione all’albo e non possono più praticare la professione, altri sono in prigione.

Nei giorni scorsi, la moglie di Li Heping ha pubblicato una serie di cronache in cui documenta lo stato di salute mentale di Li Chunfu, fratello di Li Heping, Chunfu, è stato anche lui arrestato e torturato, fino a prostrarlo tanto da dare segni di schizofrenia.

Un altro avvocato, Xie Yang (foto 3), 44 anni, che attende anche lui un processo per “sovversione contro il potere dello Stato”, in preparazione del processo che subirà, ha osato denunciare ai suoi avvocati le torture che ha subito per estorcere da lui delle pretese “confessioni”.

Xie Yang ha subito ogni sorta di sevizie. È stato costretto a rimanere per oltre 20 ore seduto su una serie di sgabelli impilati e coi piedi penzoloni, sotto la minaccia che un suo movimento sarebbe stato considerato “un attacco contro la polizia”. È stato privato del sonno, dell’acqua da bere, picchiato, e ha ricevuto avvertimenti che se continuava a resistere, sua moglie “avrebbe rischiato” di morire in un incidente d’auto.

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