12/03/2015, 00.00
INDONESIA
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Bandung, le università cattoliche contro i pericoli delle droghe fra gli studenti

di Royani Lim
L'università cattolica Parahyangan e una fondazione diocesana hanno organizzato un seminario contro l'abuso di droghe. Gli studenti hanno partecipato in modo attivo, con riflessioni e analisi. La diocesi di Bandung è l'unica in Indonesia ad avere un centro per il recupero dei tossicodipendenti.

Bandung (AsiaNews) - In Indonesia muoiono 50 persone ogni giorno a causa della droga. Il governo stima che nel 2015 il numero dei tossicodipendenti supererà i 5 milioni. Di questi, meno di 50mila sono stati curati in centri di recupero. Sono alcuni dei numeri emersi in una due giorni di lavoro sulla prevenzione contro l'abuso di droghe che si è svolta il 6 e 7 marzo all'università cattolica Parahyangan di Bandung, nella provincia di Java occidentale.

Il seminario, a cui hanno partecipato circa 40 studenti provenienti dall'università cattolica Parahyangan e da altre università private di Bandung, è stato promosso dalla Fondazione Sekar Mawar (YSM) della diocesi di Bandung in collaborazione con l'istituto che ospitava l'evento.

Bandung è l'unica diocesi in Indonesia che ospita un centro di recupero per tossicodipendenti, la Fondazione YSM. Fra l'altro, l'antica università cattolica di Bandung celebra quest'anno i 60 anni dalla fondazione. Il vice Preside Pius Sugeng Prasetyo spiega ad AsiaNews: "Siamo pienamente consapevoli dei rischi che i nostri studenti corrono riguardo l'uso delle droghe, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di collaborare con la fondazione. Noi speriamo che dagli studenti partano iniziative per contrastare i pericoli delle droghe".

Secondo i dati del sovrintendente Sumirat Dwiyanto, capo della Commissione nazionale sulle droghe della provincia del Sulawesi settentrionale - sponsor del seminario -, le fasce più a rischio sono proprio quelle delle nuove generazioni, compresi gli studenti delle scuole superiori e delle università.

Per favorire la partecipazione degli studenti, e sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo i pericoli e gli effetti dannosi delle droghe, i giovani sono stati invitati a condividere le proprie esperienze personali, sviluppare analisi e riflessioni sulle modalità di prevenzione. Anastasia Cakunani, amministratore delegato della Fondazione diocesana YSM, spiega ad AsiaNews che "L'obiettivo del workshop è quello di ridurre la spinta degli studenti al consumo di sostanze illegali, aumentando la loro consapevolezza nei confronti dei possibili effetti nocivi".

Oltre alla Commissione nazionale indonesiana sulle droghe, agli incontri erano presenti come relatori diversi esperti di salute mentale, farmacisti, medici. Un farmacista, Jerry, ha raccontato la sua storia di ex tossicodipendente: "Le droghe possono avere all'inizio degli effetti positivi - sollevare il morale, rilassarti o persino darti maggior energia. Ma poi finiscono per provocare danni alla salute mentale e fisica, alle relazioni e alla vita in generale". Lo psichiatra Benny Ardjil e lo psicologo Mahdalela hanno poi mostrato gli effetti e i danni dell'uso delle droghe sulla mente.

 

 

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