02/11/2011, 00.00
THAILANDIA
Invia ad un amico

Bangkok, prevista una seconda piena. Il bilancio sale a 427 morti

di Weena Kowitwanij
A metà novembre, in concomitanza con il festa di Loy Kratong, si annuncia una nuova situazione di criticità. Il governatore della capitale avverte che “tutti i distretti” sono a rischio e annuncia il pugno di ferro contro le proteste. Minacciato lo scalo internazionale Suvarnarbhum. Cresce il nervosismo fra la popolazione.
Bangkok (AsiaNews) – Superata la prima ondata di piena lo scorso fine settimana, Bangkok si prepara ad affrontare la seconda il cui arrivo è previsto per metà novembre, in concomitanza con l’annuale festa di Loy Kratong, celebrato il 12mo mese del calendario lunare thai. Le autorità avvertono che “tutti i distretti” della capitale sono a rischio inondazioni, mentre il governatore annuncia il pugno di ferro contro i cittadini che contestano i provvedimenti presi per salvare il cuore economico e commerciale della metropoli. Intanto il Dipartimento nazionale per la prevenzione dei disastri – Flood Relief Operations Centre (Froc) – riferisce che il numero ufficiale dei morti dal luglio scorso è salito a 427; gli allagamenti hanno colpito più di 2,1 milioni di abitanti, in 26 province della Thailandia.

Il governatore di Bangkok Sukhumbhand Paribatra avverte che se non si troverà una linea unitaria per gli interventi, sono a rischio inondazione anche “i 20 distretti del centro” finora risparmiati dalle inondazioni". Tra questi vi sono anche due importanti complessi industriali a Bang Chan e Lardkrabung, uno dei quali nei pressi dell’aeroporto internazionale Suvarnarbhum; le autorità hanno innalzato i livelli delle barriere a protezione dello scalo, mentre è completamente sommerso il secondo aeroporto della capitale, a Don Muang, utilizzato per i voli interni.

Nel frattempo emergono divisioni fra governo centrale e autorità locali, fra amministrazione e protezione civile sulle modalità di intervento per risolvere l’emergenza. E di pari passo, aumenta il nervosismo tra la popolazione, in particolare fra gli abitanti delle aree alluvionate di proposito per salvare il cuore economico di Bangkok. Nei giorni scorsi almeno mille residenti che vivono lungo i canali Khlong 3 e Khlong 4, nel distretto di Khlong Sam Wa, hanno bloccato una strada e danneggiato le protezioni. In risposta, il governatore della capitale ha inviato agenti di polizia a difesa degli operai intenti a ricostruire le barriere.

Fra i cittadini colpiti dalle alluvioni, vi sono anche gli ospiti di una casa di riposo governativa a Bangk Kae: ieri 70 anziani sono stati traferiti in una struttura della provincia di Rajchaburi, ma se la situazione non migliora verranno sfollate altre 200 persone. Se molti fra gli anziani sono impauriti e frustrati perché costretti ad abbandonare la “seconda casa”, altri la prendono con filosofia grazie all’età e all’esperienza acquisita in occasione di altre calamità: “Ho già vissuto una grave alluvione nel 1942 – afferma Akachai Yurod, di 85 anni – questa non mi spaventa affatto”. Egli invita le giovani generazioni ad avere “pazienza” e a “non perdere la speranza”.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Alluvioni: migliora la situazione a Bangkok. Gli aiuti della Caritas alle vittime
16/11/2011
Alluvioni, ancora emergenza a Bangkok. “Class action” contro il governo
11/11/2011
Alluvioni, continua l’emergenza a Bangkok. Dal governo 4 miliardi per la ricostruzione
09/11/2011
Bangkok, emergenza continua: acqua contaminata, minacciato il polo industriale
07/11/2011
Le inondazioni lambiscono il centro di Bangkok
04/11/2011


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”