23/07/2013, 00.00
INDIA
Invia ad un amico

Card. Gracias: Il card. Pimenta, un servo del Signore che ha amato Cristo e l’India

di Card. Oswald Gracias
L’arcivescovo di Mumbai ricorda la figura del presule, scomparso il 20 luglio scorso. Collaboratori per oltre 30 anni, il card. Gracias sottolinea “la voce instancabile e potente contro ogni legge anti-vita” del porporato e la sua attenzione alla “formazione in seminario”.

Mumbai (AsiaNews) - Un servo del Signore che aveva a cuore la pastorale dei giovani, la formazione dei nuovi sacerdoti e la difesa della vita. È così che il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), ricorda ad AsiaNews il card. Simon Ignatius Pimenta, scomparso il 20 luglio scorso a 93 anni. L'arcivescovo di Mumbai racconta di essere molto legato al porporato: la loro collaborazione era iniziata prima 1982 - quando il card. Gracias era stato suo cancelliere nell'arcidiocesi - ed è proseguita anche oltre la sua pensione. Di seguito, la riflessione del presidente della Cbci.

(Traduzione a cura di AsiaNews)

Dio ha richiamato nella sua casa il card. Simon Ignatius Pimenta, un servo del Signore che ha amato Gesù Cristo e il Suo popolo.

La Chiesa è immersa nella tristezza, ma è anche un momento di ringraziamento. La scomparsa del card. Simon Ignatius Pimenta ha lasciato un vuoto profondo nella arcidiocesi di Mumbai. Egli era una persona gentile, generosa e umile, un sacerdote santo, un buon pastore per Mumbai, l'India e la Chiesa universale.

Un grande visionario, ma dal contegno semplice, il card. Pimenta ha guidato la Chiesa con fermezza e amore. Era un sostenitore appassionato del dialogo interreligioso, e ha condiviso un rapporto stretto con i leader di altre religioni, per discutere i lati in comune e condividere i valori, lottando per la pace e l'armonia.

Il cardinale aveva a cuore l'inculturazione, essendo radicato nel dialetto locale. Sua Eminenza ha lavorato senza sosta per promuovere la lingua regionale nell'educazione e nella liturgia. Egli era un ardente difensore della vita e una voce instancabile e potente contro ogni legge anti-vita. È stato uno dei pionieri del movimento pro-vita nel Paese.

Per me, la scomparsa del cardinale Pimenta è una perdita personale immensa. Ho avuto il privilegio di essere il suo cancelliere, e un testimone di prima mano delle sfide che ha affrontato, del suo approccio collaborativo e della saggezza e chiarezza con cui rispondeva.

La formazione in seminario è stata una delle prime priorità del card. Pimenta. Ha posto grande enfasi sull'educazione seminaristica non solo come arcivescovo di Mumbai, ma anche come rettore del seminario. Il suo amore e la sua preoccupazione erano ancora presenti quando è andato in pensione: mi ha chiesto spesso del seminario, del personale e degli studenti. Il cardinale era molto preoccupato e pregava con fervore perché - mi confidava - il seminario era la culla da cui sarebbero nati i nostri futuri sacerdoti.

La Giornata mondiale della gioventù in corso a Rio mi fa pensare all'amore e alla cura che il card. Pimenta dedicava ai giovani, per i quali ha creato la Youth Commission della diocesi.

La Chiesa in India ha ormai un potente intercessore che in cielo prega per noi: egli ha molto amato la diocesi, e porterà benedizioni e grazie alla nostra Chiesa.

Dio benedica il nostro Paese!

 

(Ha collaborato Nirmala Carvalho)

 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
I cattolici indiani piangono il card. Pimenta, “pastore di una generosità senza limiti”
20/07/2013
Poso, violenze anticristiane: estremisti incendiano una chiesa protestante
23/10/2012
Card. Zen: Anno della fede, 40 lezioni di catechismo per la Chiesa cinese
02/07/2013
Arcivescovo di Taipei: Per Taiwan, una nuova evangelizzazione
16/11/2012
Card. Baselios Thottunkal: Senza gli indù, l’India non avrebbe cristiani
29/10/2012


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”