30/11/2017, 08.06
QATAR - GOLFO
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Contro il blocco saudita, Doha importa migliaia di mucche

L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza nella produzione di latte entro il luglio 2018. Per farlo sono stati acquistati 14mila capi di bestiame, provenienti da Germania e Stati Uniti. Saranno accolti in una fattoria 80 km a nord della capitale, grande 70 campi da calcio e dal costo complessivo di 700 milioni di euro.

 

Doha (AsiaNews) - Per arginare il blocco imposto dall’Arabia Saudita e dalle altre nazioni del Golfo, il Qatar intende importare migliaia di mucche e raggiungere così, entro il luglio 2018, “l’autosufficienza” nella produzione di latte destinata al mercato interno. È quanto afferma John Dore, direttore dell’azienda agricola irlandese Baladna Livestock Production, che si occuperà del trasporto di almeno 14mila capi di bestiame provenienti da Germania e Stati Uniti.

Il trasporto delle mucche prenderà il via nelle prossime settimane per concludersi entro la prossima estate, utilizzando il trasporto aereo per accelerare i tempi di consegna e il disagio per il bestiame.

“Dovremmo essere autosufficienti entro giugno, massimo luglio” del prossimo anno, ha confermato Dore, secondo cui lo scopo di questa operazione è di “prendere parte allo sforzo” su scala “nazionale” del Qatar per arginare gli effetti del blocco saudita. E, al contempo, inviare questo messaggio a Riyadh: “Non abbiamo bisogno di voi, possiamo farcela da soli”.

Nel complesso, il costo complessivo per l’importazione di mucche e la costruzione di una apposita sezione dedicata alla raccolta del latte in una fattoria già esistente a 80 km a nord della capitale, Doha, dovrebbe aggirarsi attorno ai 700 milioni di euro. La struttura, una volta ultimata, avrà una grandezza complessiva pari a 70 campi da calcio.

Nelle scorse settimane sono già arrivati in Qatar circa 3400 capi di bestiame. La consegna della quota rimanente è prevista nel mese di febbraio, con l’obiettivo finale - conclude Dore - di “produrre ogni giorno circa 400 tonnellate di latte” e centrare gli obiettivi di autosufficienza.

Il Qatar è da mesi al centro di una gravissima crisi politica, diplomatica ed economica che la vede opposta agli altri Paesi del Golfo, guidati da Riyadh. Secondo alcuni lo scontro fra  Qatar e Arabia Saudita è originato dai legami fra Doha e Teheran, nemico numero uno dei sauditi nella regione e per il [presunto] sostegno a gruppi terroristi. In realtà dietro la controversia - che ha coinvolto anche il canale satellitare del Qatar Al Jazeera, di cui Riyadh vuole la chiusura - vi sarebbe la contrapposizione all’interno dell’islam sunnita e, in particolare, fra Doha e Abu Dhabi.

In passato il Qatar dipendeva in gran parte dalle importazioni provenienti dalla vicina Arabia Saudita per quanto concerne le scorte alimentari, fra le quali il latte e altri prodotti caseari. Da qui la necessità per il piccolo emirato da 2,7 milioni di abitanti di trovare fonti alternative per l’approvvigionamento di cibo [leggi Turchia, Iran e Marocco], unita alla scelta di rafforzare la produzione interna.

 

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