13/05/2011, 00.00
PAKISTAN
Invia ad un amico

Doppio attentato in Pakistan, 90 morti. Risposta di al Qaeda alla morte di Bin Laden

Colpita una caserma delle guardie paramilitari pakistane, nel nord-ovest del Paese. Oltre 100 i feriti, colpite anche decine di civili. La strage rivendicata dal gruppo fondamentalista islamico Tehrik-i-Taliban Pakistan. Il portavoce talebano annuncia nuovi e più potenti attacchi.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – È di almeno 90 morti e oltre 100 feriti il bilancio di un doppio attentato avvenuto questa mattina nel distretto di Charsadda, nel Pakistan nord-occidentale. L’attacco ha colpito un corpo paramilitare pakistano ed è stato rivendicato da una cellula fondamentalista locale, vicina alla rete del terrore di al Qaeda. Fra le vittime vi sono anche diversi civili. La strage è una prima risposta alla morte, avvenuta il 2 maggio scorso, di Osama Bin Laden durante un blitz delle forze speciali statunitensi ad Abbotabad.
 
Due attentatori suicidi hanno centrato un gruppo di reclute della caserma di Shabqadar, nel distretto di Charsadda, durante l’uscita per una licenza premio. I militari si trovavano a bordo di 15 pullman, investiti dall’esplosione. Altre fonti parlano invece di un attentatore suicida a bordo di un motociclo e di una bomba piazzata nel terreno. Il gruppo fondamentalista Tehrik-i-Taliban Pakistan (Ttp) ha rivendicato l’attentato, sottolineando che si tratta della “prima vendetta” per la morte dello sceicco del terrore. Bin Laden aveva trovato rifugio in territorio pakistano, in una villa a poche decine di chilometri dalla capitale Islamabad.
 
“Ero seduto a bordo di un autobus in attesa dei commilitoni” ha spiegato Ahmad Ali, un militare ferito, all’agenzia Afp. “Eravamo in borghese – aggiunge – e felici perché stavamo andando a trovare le nostre famiglie”. All’improvviso, continua, si è sentito l’urlo “Allahu Akbar” (Dio è grande, ndr) cui è seguita una “esplosione devastante. Qualcosa mi ha colpito alla schiena”.
 
Pronta la rivendicazione degli estremisti pakistani, che parlano di “prima vendetta per il martirio di Osama [Bin Laden]”, ucciso il 2 maggio in un raid delle Forze speciali Usa in territorio pakistano, che ha sollevato polemiche nel Paese e critiche all’esecutivo. Il portavoce talebano Ehsanullah Ehsan annuncia: “Aspettatevi nuovi e più potenti attacchi in Pakistan e Afghanistan”.
 
Charsadda si trova a circa 30 km di distanza da Peshawar ed è compresa nella Provincia della Frontiera del Nord Ovest (Nwfp), considerata una roccaforte dei talebani pakistani e afghani. In passato nell’area vigeva una sorta di tacito accordo fra governo, militari e fondamentalisti islamici, che di fatto gestivano il comando nell’area. La guerra ai terroristi lanciata nel recente passato da Islamabad – dietro pressioni degli Stati Uniti – ha spinto gli estremisti pakistani a colpire con maggiore frequenza caserme militari, uffici della polizia e sedi istituzionali.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Mons. Saldanha: morte di Bin Laden, “alto valore simbolico” nella lotta al terrorismo
04/05/2011
La morte di Bin Laden, scintilla per un conflitto fra cristianesimo e islam
03/05/2011
Mons. Saldanha: Bin Laden ucciso, cristiani “facile obiettivo” di rappresaglie
02/05/2011
Ucciso Osama Bin Laden. Festa negli Usa, paura in Pakistan
02/05/2011
Gruppo armato attacca il consolato USA a Jeddah
06/12/2004


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”