Elezioni presidenziali: il gen. Fonseka incontra mons. Ranjith
di Melani Manel Perera
Libertà religiosa, politiche per le minoranze, economia e riforme i temi più caldi. Ma avanzano i timori di brogli.
Colombo (AsiaNews) – Lo Sri Lanka si prepara alle elezioni presidenziali del 26 gennaio 2010. Tra i 22 candidati rappresentanti delle diverse forze politiche ci sono anche il presidente in carica Mahinda Rajapaksa e il gen. Sarath Fonseka, espressione dei partiti di opposizione UNP (United National Party) e JVP (People’s Liberation Front).
Proprio Fonseka ha incontrato il 1° gennaio scorso l’arcivescovo cattolico di Colombo mons. Malcom Ranjith. I temi principali dell’incontro sono stati l’impegno per la coesistenza tra i gruppi etnici presenti sull’isola, l’avvio di un dialogo interreligioso e le politiche per l’unità nazionale. Fonseka ha promesso che seguirà i consigli delle autorità religiose una volta in carica.
In particolare, mons. Ranjith ha chiesto a Fonseka una soluzione permanente e condivisa sui problemi della libertà religiosa e di parola, della costruzione di luoghi di culto, e delle minoranze.
Altri temi caldi della campagna elettorale saranno l’economia e le riforme. Il futuro presidente non potrà ignorare la situazione di crisi e disagio sociale della popolazione e i problemi legati allo sviluppo economico delle zone del Nord e dell’Est del Paese, fino a poco tempo fa sotto la guerra.
Su questi aspetti è intervenuta l’organizzazione non governativa National Peace Council, impegnata nel processo di pace in Sri Lanka. In una nota essa si è espressa a favore di una rigenerazione morale dell’attività politica attraverso “l’abolizione della presidenza esecutiva, la devoluzione dei poteri in favore delle province e la de-politicizzazione di alcune istituzioni chiave dello Stato”.
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