14/05/2007, 00.00
FILIPPINE
Invia ad un amico

Elezioni: urne aperte tra timori di violenze e corruzione

di Santosh Digal
Nelle Filippine oggi circa 45 milioni di cittadini voteranno. Per cercare di garantire elezioni sicure nel Paese sono stati dispiegati circa 20mila soldati. Contro la corruzione la Chiesa cattolica ha condotto una campagna richiamando i principi dell’onestà e della democrazia e i vescovi hanno invitato a “votare secondo coscienza”.

Manila (AsiaNews) – Si aprono oggi le urne nelle Filippine. Oltre 45 milioni di cittadini voteranno per eleggere 12 senatori e 265 membri della Camera dei rappresentanti e 17.500 tra governatori, sindaci e consiglieri.

Nel tentativo di limitare la corruzione, la Chiesa cattolica ha condotto una campagna richiamando i principi della chiarezza, dell’onestà e della pace e ieri i vescovi delle Filippine hanno invitato a “votare secondo coscienza”. Il presidente della conferenza episcopale, l’arcivescovo Angel Lagdameo, si è appellato alla popolazione e a vari gruppi, come il National Movement for Free Elections (Namfrel), il National Secretariat for Social Action Justice and Peace (Nassa), il Parish Pastoral Council for Responsible Voting (Ppcrv) e il Legal Network for Truthful Election (Lente), affinché queste elezioni si svolgano in modo pulito, onesto e pacifico. “Abbiamo bisogno di aiuto - ha detto l’arcivescovo - la mano del Signore fermi la violenza, l’inganno e la corruzione. Insieme possiamo rendere queste elezioni più democratiche rispetto al passato”. E ha ammonito “non permettiamo ad alcuno di violare la 'santità' delle elezioni. Votiamo secondo coscienza e liberamente chi reputiamo possa fare del bene al nostro Paese. Ricordate, chi vince con l’inganno governa con l’inganno”.

Parlando ad AsiaNews Michael Delgado, esponente laico dell’arcidiocesi di Manila, dice “preghiamo perché a guidarci sia una rinnovata energia, una profonda fede, una luminosa e ferma speranza e un fervente amore. Lo spirito di Dio ci guidi, ci ispiri e ci mandi come messaggeri di giustizia e unità, per testimoniare il suo amore ed essere suoi strumenti di pace”.

La corruzione è uno dei principali problemi che colpisce la vita politica e sociale delle Filippine. Secondo alcuni osservatori internazionali il Paese è tra i più corrotti dell’Asia. Nelle elezioni del 2004, alcuni critici sostengono che la Arroyo abbia vinto servendosi della corruzione, ma lei lo ha sempre negato.

Questa volta per cercare di garantire elezioni sicure nel Paese sono stati dispiegati 20mila soldati. Durante la campagna elettorale - 90 giorni per le lezioni nazionali e 45 per quelle locali - ci sono stati circa 100 morti e oggi all’apertura dei seggi, nonostante l dispiegamento dei soldati, altre tre persone sono state uccise.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Elezioni: vescovi filippini inquieti per il futuro del Paese
29/04/2010
La figura del vescovo e le indicazioni per le elezioni
26/01/2004
Vescovi filippini: La corruzione dei politici e non la sovrappopolazione è causa di povertà
12/12/2006
No dei vescovi filippini ad un nuovo procedimento di impeachment contro la Arroyo
10/07/2006
Mumbai, incontro di vescovi per riflettere sulla ‘missione della Chiesa’
09/07/2018 08:27


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”