10/09/2013, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Guangzhou, entro la fine dell'anno i lager di Stato verranno chiusi

La capitale della ricca provincia meridionale del Guangdong conferma: i circa 100 detenuti al momento costretti ai lavori forzati saranno liberati prima del 2014. Fra questi non vi sono personalità religiose o dissidenti politici. Ancora non è chiaro che fine farà il sistema della "rieducazione tramite il lavoro" lanciato da Mao Zedong.

Guangzhou (AsiaNews) - Il governo della metropoli di Guangzhou, capitale della ricca provincia meridionale del Guangdong, ha annunciato che entro la fine dell'anno libererà i "circa 100 detenuti" al momento rinchiusi nei lager di Stato per la "rieducazione tramite il lavoro". Dopo questa liberazione "nessuno sarà più rinchiuso nei campi". Il sistema, noto come "laojiao", è al centro di una ampia discussione nel Paese: molti, fra cui l'attuale leadership, hanno dichiarato di volerlo abolire ma per ora alle parole non sono seguiti i fatti.

I laojiao sono una forma di prigionia che esiste dai tempi di Mao Zedong. Ad esso sono condannati molto spesso cristiani, dissidenti, membri del Falun Gong. Il China Daily, giornale statale, dice che vi sono circa 320 campi di lavoro per il laojiao, dove sono rinchiusi 500mila persone, in maggioranza criminali del mondo della droga. Nei campi di lavoro - organizzati come fattorie o industrie - i prigionieri hanno orari di lavoro massacranti, fino a 12-15 ore al giorno, e prendono una minima paga mensile.

Dopo una serie di dichiarazioni relative alla sua abrogazione, sul tema del laojiao è intervenuto anche il nuovo premier Li Keqiang. Egli ha promesso una "riforma a livello nazionale del sistema entro l'anno", ma non ha voluto fornire i particolari limitandosi a dire che questi "saranno annunciati presto". Oltre al Guangdong, che cerca di mantenere la propria reputazione di provincia aperta al mondo, anche lo Yunnan ha annunciato che "non manderà più nessuno" nei campi di lavoro.

I prigionieri che verranno liberati a Guangzhou sono tutti criminali comuni. Nei campi finiscono però soprattutto dissidenti politici e personalità religiose, che vengono rinchiusi senza passare dai tribunali di Stato: la riforma del codice di procedura penale varato da Zhou Yongkang, poi finito sotto inchiesta, permette infatti alla polizia di rinchiudere nei campi di lavoro gli elementi sociali "scomodi" fino a un massimo di 3 anni.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Guangdong e Yunnan annunciano l’abolizione dei campi di lavoro forzato (laojiao)
07/02/2013
E' morto Harry Wu, il testimone dei laogai, i campi di lavoro forzato in Cina
27/04/2016 07:44
Campi di lavoro forzato, tra annunci e smentite continua il balletto del Partito
21/01/2013
Riforma dei campi di lavoro, lo scetticismo della società civile
08/01/2013
Chongqing, il governo apre i laogai agli avvocati
04/04/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”