22/07/2020, 12.42
BANGLADESH
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I santal scendono in piazza per la restituzione delle loro terre

di Sumon Corraya

L’etnia, composta per la maggior parte da cristiani, è vittima da decenni di espropri forzati che lasciano le famiglie nella povertà più nera. Chiesta giustizia anche per tre santal, uccisi dalla polizia nel 2016: i colpevoli non sono mai stati puniti.

Dhaka (AsiaNews) - Una manifestazione pacifica cui hanno partecipato più di mille cittadini di etnia santal ha chiesto al governo la restituzione delle loro terre e giustizia per tre uomini uccisi dalle forze dell’ordine. I santal sono per la maggior parte cristiani, e considerati “cittadini di serie B”: la requisizione forzata delle loro terre va avanti da decenni.
Il parroco di Mariampur a Katamor (nord del Paese, dove si è svolta la protesta), p. Samson Marandy, spiega ad AsiaNews: “Conosco almeno 2.500 tribali santal, cristiani, che hanno perso il loro terreno. Vivono una vita disumana, dormento all’aperto senza nessuna possibilità di guadagno. Chiediamo alla politica la fine di questa ingiustizia: anche i santal sono cittadini di questa nazione”.
La marcia è un segnale importante. Il dr. Philemon Basak, che presiede la Commissione delle vittime degli espropri forzati, dice: “Negli scontri del novembre 2016, la polizia ha ucciso tre santa che manifestavano in maniera pacifica. Gli autori di questo gesto non sono stati ancora identificati e puniti. Continueremo a manifestare fino a che non avremo giustizia, anche a livello nazionale”.

 

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