16/02/2017, 14.53
SRI LANKA
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Il governo si muove a favore dell’aborto. La Conferenza episcopale invita fedeli e politici a opporsi

di Melani Manel Perera

Ogni anno in Sri Lanka 400mila donne rimangono incinte, fra esse 15mila ricorrono ad aborti illegali e 10 di loro muoiono ogni anno. Un rapporto dell’anno scorso del ministero della Salute nazionale attesta che ogni giorno nel Paese vengono condotti circa 658 aborti.

Colombo (AsiaNews) – La Conferenza episcopale dello Sri Lanka (Cbcsl) ha rilasciato una dichiarazione a tutti i cattolici perché si oppongano alla decisione del governo di legalizzare l’aborto. La richiesta è rivolta anche ai politici cattolici.

Fino all’anno scorso vescovi si sono opposti contro le mosse del governo su questo tema. In questi mesi sono apparse notizie sull’imminenza di una legge che alleggerisca le pene per aborto procurato.

“Dopo aver sentito dell’intenzione del governo nel luglio-agosto 2016 – dicono i vescovi – abbiamo deciso di inviare un messaggio (datato 18 agosto) al ministero della Giustizia per esprimere il nostro disaccordo”.

Come risposta, il ministero ha spedito una lettera (datata 22 agosto) nella quale si afferma che “tali misure non sono ancora state considerate” e che “non si tratta di una questione di pertinenza del governo e non è pertanto considerata d’urgenza o di particolare rilevanza”. I vescovi si dicono stupiti per il fatto che i media (es. il Daily Mirror,  20 gennaio 2017) dicono invece che lo stesso ministero si sta adoperando per legalizzare alcuni tipi di aborto.     

La Conferenza episcopale esorta i fedeli a “pregare per espiare quest’iniziativa di legalizzare – anche in caso di stupro o incesto – la libertà di terminare la vita di un innocente che non è in grado di difendersi mentre è nel grembo materno. Dio è l’unico autore della vita e solo a lui può decidere la fine di essa”.

In conclusione, la Conferenza cita l’esortazione apostolica Amoris Letitiae di papa Francesco pubblicata lo scorso anno: “È importante che quel bambino si senta atteso. Egli non è un complemento o una soluzione per un’aspirazione personale. È un essere umano, con un valore immenso e non può venire usato per il proprio beneficio. Dunque, non è importante se questa nuova vita ti servirà o no, se possiede caratteristiche che ti piacciono o no, se risponde o no ai tuoi progetti e ai tuoi sogni. Perché i figli sono un dono. Ciascuno è unico e irripetibile. Un figlio lo si ama perché è figlio: non perché è bello, o perché è così o cosà; no, perché è figlio! Non perché la pensa come me, o incarna i miei desideri. Un figlio è un figlio”.

Secondo Chithramali de Silva, direttore della sezione di salute mentale del ministero della Salute, ogni anno in Sri Lanka 400mila donne rimangono incinte, fra esse 15mila ricorrono ad aborti illegali e 10 di loro muoiono ogni anno. Un rapporto dell’anno scorso del ministero della Salute nazionale attesta che ogni giorno nel Paese vengono condotti circa 658 aborti. 

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