27/07/2009, 00.00
RUSSIA
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Il patriarca di Mosca visita l’Ucraina dove la Chiesa ortodossa vive divisa

Dieci giorni di viaggio, dal 27 al 5 agosto. Oggi la visita di Kiev, l’incontro con il presidente ucraino Yuscenko e la sessione del Santo sinodo. Poi Kirill toccherà numerose città del Paese viaggiando nelle regioni dell’ovest e del centro.
Kiev (AsiaNews/Agenzie) - Il patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill è arrivato oggi a Kiev per una lunga visita pastorale in Ucraina che si protrarrà sino al 5 agosto.
 
È la prima volta che Kirill visita l’Ucraina da patriarca ed è il secondo viaggio che compie all’estero, dopo quello a Costantinopoli a inizio luglio. Come in occasione della visita al patriarca ecumenico Bartolomeo anche questo secondo viaggio ha dei risvolti molto delicati nel panorama dei complessi legami tra le diverse Chiese ortodosse.
 
Il successore di Alessio II giunge infatti in un Paese segnato da gravi fratture all’interno della locale comunità ortodossa. Dagli anni ’90 esistono tre diverse Chiese: Ucraina-Patriarcato di Mosca (UOC-MP), Ucraina-Patriarcato di Kiev (UOC-KP) ed Ucraina Autocefala (UAOC). Esse sono in forte contrasto tra loro, si contrappongono alla rinascita della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina e solo la UOC-MP è considerata da Mosca canonica ed in piena comunione con il Patriarcato.
 
La visita di Kirill è stata preceduta da commenti contrastanti. Per alcuni il viaggio ha valenza politica e vuole contribuire a calmare le acque tra il governo russo e quello ucraino. Chi sostiene questa interpretazione pone l’accento sull’incontro di oggi con il presidente ucraino, Viktor Yuscenko, la visita al monumento del milite ignoto e a quello delle vittime di Holodomor, la carestia di epoca staliniana che negli anni ’30 uccise milioni di ucraini.
 
Ma il programma dei 10 giorni di viaggio di Kirill prevede la visita di numerose città dell’Ucraina. Dopo Kiev, il patriarca visiterà Donetsk, Horlivka, Simferopol e Sebastopoli, nell’ovest del Paese, quindi, dal due agosto, si sposterà nel centro dell’Ucraina toccando Rivne, Korets, Horodok, Lutsk, Volodymyr-Volynskyi e Pochayiv.
 
Per alcuni commentatori proprio il fatto che Kirill non si limiti alla capitale, ma giri diverse località del Paese documenta l’intenzione del patriarca sia di ribadire il peso di Mosca sia di avviare rapporti meno burrascosi con le Chiese ortodosse non riconosciute. Suscita attesa, in questo senso, la sessione del Santo sinodo che il Patriarca ha fissato per oggi a Kiev. È la prima volta nella storia moderna che la città ucraina ospita l’incontro delle più alte gerarchie dell’ortodossia moscovita e Kirill ha più riprese ha sottolineare il valore simbolico dell’evento che riafferma Kiev come “ capitale del sud della fede ortodossa russa”.
 
Nonostante si temano manifestazioni di protesta verso Kirill da parte dei fedeli dell’UOC-KP e della UAOC, il metropolita Mefodi, capo della Chiesa Ucraina Autocefala, ha auspicato che la visita del Patriarca di Mosca possa essere  “un punto di partenza per un nuovo primato della Chiesa russa che - liberandosi da stereotipi ideologici - sviluppi una nuova disponibilità del Patriarcato di Mosca verso i problemi della chiesa ucraina”. Per Mefodi tuttavia “l’unica strada reale per superare le divisioni [tra le Chiese] è un dialogo pieno e inter-giurisdizionale per la creazione di una Chiesa ortodossa ucraina unificata”.
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