18/08/2005, 00.00
RUSSIA
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Influenza aviaria: dalla Siberia all'Europa

Il ministero russo delle Emergenze ha annunciato di aver trovato il virus H5N1 a Chelyabinsk, al centro della barriera naturale fra Asia ed Europa. Secondo gli esperti in autunno il virus potrebbe spostarsi verso Africa ed Europa.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Il governo russo ha ordinato l'immediata soppressione di oltre 11 mila volatili nella catena montuosa degli Urali dopo aver trovato nella zona uccelli morti a causa dell'influenza aviaria. Lo ha annunciato il ministero russo delle Emergenze  che ha aggiunto di aver individuato il il ceppo del virus H5N1 nella città di Chelyabinsk, nel centro della barriera naturale fra Asia ed Europa. I rappresentanti del governo negano che vi siano uomini colpiti dalla malattia.

Il virus era già stato individuato nella metà di luglio a Novosibirsk, a mille chilometri da Chelyabinsk. "Sono state prese misure adeguate – hanno dichiarato i vertici del ministero – per prevenire l'infezione dei volatili domestici ed escludere la possibilità di contagio umano". Le misure consistono in un bando della vendita di pollame nella zona e nel posizionamento di barriere sulle strade.

I rappresentanti del ministero dell'Agricoltura russo sostengono che l'influenza aviaria è giunta nella zona trasportata dagli uccelli migratori provenienti dalla Cina e dal sud-est asiatico. Gli esperti temono – data la migrazione di decine di milioni di uccelli – che l'H5N1 possa arrivare nei prossimi mesi in Europa, Medio oriente ed Africa. "Questa epidemia – ha dichiarato Nikolai Vlasov, rappresentante dell'Ufficio sanità veterinaria – è un processo globale che ha investito tutta l'Asia. Presto potrebbe non essere solo l'Asia il continente colpito". L'uomo ha spiegato poi che non esiste alcun modo per fermare le rotte migratorie.

Gennady Onishchenko, uno dei più celebri epidemiologi russi, dice che gli uccelli migreranno dagli Urali verso zone più calde – Russia del sud, Africa ed Europa – durante il prossimo autunno, dopo aver nidificato in Siberia.

Dallo scoppio dell'epidemia, nel 2003, i morti accertati per influenza aviaria in Asia sono arrivati a 62. Di questi, 43 sono morti in Vietnam, 12 in Thailandia, 4 in Cambogia e 3 in Indonesia.

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