04/08/2004, 00.00
arabia saudita
Invia ad un amico

Ingegnere irlandese ucciso a Riyadh

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Con l'omicidio di un ingegnere civile irlandese, sono ripresi gli attacchi agli occidentali che risiedono in Arabia Saudita; la tregua durava dal 19 giugno, quando è stata annunciata la decapitazione dell'americano Paul Johnson, rapito alcuni giorni prima.

Secondo le scarne notizie fornite dalla polizia saudita, la vittima è Tony Christopher, 63enne ingegnere irlandese; l'omicida avrebbe esploso 4 colpi da una pistola munita di silenziatore, colpendo a morte la vittima che, al momento, si trovava all'interno del suo ufficio.

Quella di ieri è l'ultima vittima di una scia di terrore inaugurata il 12 Maggio dello scorso anno, quando delle auto cariche di esplosivo colpirono alcuni alloggi per stranieri: furono 35 le vittime di questo primo attacco, inclusi i 9 terroristi suicidi. Analogo attentato nel mese di novembre e anche in questo caso si contarono diversi morti.

Tony Christopher è il secondo irlandese ucciso nel regno saudita: il 6 giugno Simon Cumbers, un operatore della BBC, è stato ferito a morte mentre effettuava delle riprese nella zona a sud della capitale.

Secondo esperti di intelligence, i terroristi colpiscono gli stranieri per prostrare l'economia saudita. Il 1 maggio di quest'anno, in un impianto petrolchimico nel porto di Yanbu, sono stati uccisi 6 occidentali in una sparatoria. Il 22 Maggio un cittadino tedesco è stato ucciso nei pressi di una banca nel centro di Riad.

L'8 e il 12 giugno, prima dell'esecuzione di Paul Johnson, altri due cittadini americani sono stati brutalmente assassinati a Riyadh. Il primo dei due omicidi è stato ripreso da una videocamera e il filmato diffuso in tutto il mondo tramite un sito internet islamico.

Per frenare la scia di terrore le forze di polizia saudite hanno compiuto una serie operazioni che hanno portato all'uccisione di Al-Muqrin, capo della locale cellula di Al Qaeda. Cinque giorni dopo Re Fahd ha offerto un'amnistia per tutti i sospetti terroristi, ma solo 6 militanti della rete di Bin Laden si sono costituiti. Uno di questi figurava fra i 26 maggiori ricercati nella lista stilata dal governo in dicembre. Il governo irlandese e quello britannico hanno invitato i propri cittadini a non intraprendere viaggi nel paese saudita. (DS)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Gran Mufti: Giovani, non andate in Iraq per il jihad
12/11/2004
Avvistata in un porto somalo la petroliera saudita dirottata
18/11/2008
Gruppo armato attacca il consolato USA a Jeddah
06/12/2004
L'Occidente torni a Cristo se vuole sconfiggere il terrore del Califfato
27/08/2014
"Mi auguro che gli Stati Uniti e i loro alleati non lascino l'Iraq"
10/12/2003


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”