02/02/2016, 12.09
INDONESIA
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Jakarta, scoperto traffico illegale di reni negli ospedali

di Mathias Hariyadi

Almeno tra strutture, sia pubbliche che private, sarebbero coinvolte. Persone in difficoltà economica vengono convinte a “donare” i propri organi con generose offerte di denaro. I ricchi beneficiari vengono anche dall’estero. Si cercano i medici corrotti.

Jakarta (AsiaNews) – Una serie di arresti messi a segno dalla polizia negli ultimi giorni ha riportato l’attenzione delle autorità sul commercio illegale di organi, nello specifico reni, che coinvolge businessmen senza scrupoli, medici di famosi ospedali e persone povere in cerca di denaro. Tre persone sono state fermate a Garut, nella provincia di West Java, per aver indotto alcuni indigenti a “donare” il proprio rene.

Secondo gli inquirenti, sarebbero tre gli ospedali di Jakarta (sia pubblici che privati) che compiono trapianti illegali di reni, ma i nomi delle strutture non sono stati resi noti. I beneficiari delle operazioni sarebbero sia cittadini indonesiani che stranieri.

L’ultimo trapianto illegale scoperto dalle autorità è stato fatto risalire ad agosto 2015. Mascherato come una normale operazione, secondo la polizia la “donazione” è stata indotta. Il donatore è stato ricompensato, sulla carta, con 75 milioni di rupie (5mila dollari), ma gli agenti sospettano che in realtà la somma sia molto più alta: un’offerta che una persona in difficoltà economica non poteva rifiutare.

La polizia ha scoperto che nei giorni precedenti l’operazione, la moglie del donatore aveva espresso parere contrario. Uno dei sospettati l’avrebbe poi convinta, dicendo di essere stato lui stesso donatore di rene e di essere ancora sano.

Il traffico illegale di reni è noto alle autorità indonesiane già dal giugno del 2015, quando un detenuto della prigione di Garut è stato ricoverato per continui dolori all’intestino. Portato dal dottore, l’uomo ha confessato di aver venduto il proprio rene per 90 milioni di rupie.

Un’altra vittima è Sofyan, ragazzo di 18 anni e padre di un bambino, residente a Bandung, West Java. Egli, trovandosi in difficoltà economica, ha venduto il suo rene per 75 milioni di rupie.

CH Soejono, capo del Cipto Mangunkusumo Hospital di Jakarta (il più grande ospedale statale della capitale), spiega che ci sono procedure e protocolli legali molto precisi che regolano i trapianti di rene: “Se qualcosa di irregolare viene trovato nel donatore o nel beneficiario, l’operazione viene subito sospesa”.

Inoltre, spiega CH Soejono, per evitare che il donatore possa essere costretto o spinto al trapianto con metodi illegali, “uno psichiatra specialista deve condurre colloqui intensivi per capire meglio le motivazioni del trapianto: gli aspetti legali e le prospettive di salute mentale”. Un trapianto compiuto secondo la legge costa almeno 300 milioni di rupie.

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