18/12/2013, 00.00
NEPAL
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Kathmandu, maoisti e comunisti festeggiano papa Francesco e promettono riconciliazione

di Christopher Sharma
I politici hanno accolto gli appelli alla pace e alla riconciliazione lanciati in questi mesi da Francesco. L'impegno a dare al Nepal una nuova costituzione laica dopo secoli di monarchia indù.

Kathmandu (AsiaNews) - Leader politici maoisti, comunisti e partiti conservatori nepalesi inviano per la prima volta a papa Francesco messaggi di auguri per il suo compleanno. Tutti promettono di cancellare odi e differenze che da anni minano la società nepalese. L'iniziativa giunge a circa un mese dalle elezioni dello scorso 19 novembre per il rinnovo dell'Assemblea costituente, vinte dal Nepali Congress Party. Dalla caduta della monarchia indù nel 2008 il Paese è senza una Costituzione.  

Ram Chandra Poudel, leader del Nepali Congress, sottolinea che "in questo anno il papa ha parlato molte volte della riconciliazione fra gli esponenti di religioni, ideologie e gruppi. Siamo pronti a fare questo passo per colmare i divari all'interno della nostra società, formare un nuovo governo e scrivere una Costituzione che dia una duratura stabilità al Paese. Questo è il nostro segno di augurio e rispetto per il pontefice a cui promettiamo di ottenere dei risultati già prima di Natale".

Anche il partito maoista  (UCPN-Maoist), grande sconfitto alle elezioni del 19 novembre, e gli esponenti del Comunist Party of Nepal (Unificato marxista leninista, Uml), hanno accolto gli appelli alla pace e alla riconciliazione lanciati in questi mesi dal papa. Posta Bahadur Bogati, segretario del partito maoista, sottolinea la necessità "di porre fine alla transizione nel Paese eliminando le differenze fra i partiti". "In occasione del compleanno di papa Francesco - afferma - ci siamo impegnati a portare a termine il processo di riconciliazione". Bamdev Gautam, vice-segretario del Cpuml, annuncia che invierà a nome del partito un messaggio di congratulazioni al papa e a tutti i cristiani nel Paese e all'estero. "Il compleanno di Francesco - afferma Bamdev - ha unito tutti i partiti che si impegneranno a dare al Paese una nuova Costituzione laica".

Le votazioni del 19 novembre si sono tenute dopo cinque anni di caos politico e quattro governi di coalizione che hanno fatto arenare il processo di riconciliazione del Paese. Nel 2008 il Nepal è uscito da dieci anni di guerra civile maoista che ha fatto crollare la monarchia indù. Tuttavia la caduta del regno non ha fermato le divisioni interne alla società nepalese. In questi anni il Paese è stato teatro di innumerevoli scontri fra gli ex guerriglieri maoisti - vincitori delle elezioni per la Costituente del 2008 - e i partiti conservatori, rischiando di far esplodere una nuova guerra civile. Dopo le recenti votazioni i maoisti hanno rifiutato di entrare nella nuova Assemblea, accusando il Congress e le istituzioni di aver ordito una cospirazione contro di loro.

 

 

 

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