12/03/2011, 00.00
PAKISTAN
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La polizia cerca di sminuire l'assassinio di Shahbaz Batthi. Timori per Asia Bibi

di Jibran Khan
Sconcertanti dichiarazioni dell’ispettore generale di polizia, secondo cui alla radice dell’assassinio potrebbe esserci “un’inimicizia personale”. Molto critico il vescovo di Islamabad: “La polizia di Islamabad sta cercando di trovare un capro espiatorio per salvarsi, e nascondere la sua incapacità”. Asia Bibi sconvolta, teme per la sua vita.

Islamabad (AsiaNews) – Quello che potrebbe essere un tentativo di copertura dell’assassinio di Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze pakistano, ha trovato voce nelle dichiarazioni dell’ispettore generale di polizia Wajid Ali Durrani. L’ispettore in una conferenza stampa ha dichiarato che il ministro cattolico, minacciato più volte dai radicali islamici per la sua posizione sulla legge della blasfemia, potrebbe essere stato ucciso a causa di “un’inimicizia personale”. “Stiamo esaminando i dettagli della situazione, dal momento che aveva cattive relazioni con alcuni gruppi locali” ha detto l’ispettore, aggiungendo che un rapporto più dettagliato verrà emesso presto.

Il vescovo di Rawalpindi-Islamabad, mons. Rufin Anthony ha negato credibilità alla dichiarazione, dicendo che “dietro c’è l’incapacità della polizia di Islamabad ad arrestare i colpevoli. Stanno cercando di spostare la questione in un’altra direzione. La polizia di Islamabad sta cercando di trovare un capro espiatorio per salvarsi, e nascondere la sua incapacità. E’ chiaro che Shahbaz Bhatti era sotto minaccia degli estremisti. E’ stato martirizzato per aver parlato per una modifica della legge sulla blasfemia”.

Il vescovo ha poi aggiunto: “In precedenza il ministro degli Interni Rehman Malik ha cercato di salvarsi dicendo che non era responsabilità del suo ministero provvedere un’auto blindata; il gabinetto dei ministri ha invece affermato che avevano dato istruzione al ministero degli Interni di dare a Bhatti un veicolo a prova di proiettile. Questo fatto tragico ha unito i cristiani in tutto il Pakistan. Il gioco dello scarico di responsabilità, o il tentativo di deviare la questione non avrà effetti sulla nostra lotta. Non lasceremo che il sangue di questo martire vada sprecato”.

Asia Bibi, la donna cristiana accusata ingiustamente di blasfemia, e il cui caso ha suscitato le polemiche in Pakistan che hanno portato all’uccisione di Salman Taseer, governatore del Punjab, (04/01/2011 Assassinato il governatore del Punjab. Aveva chiesto la grazia per Asia Bibi) e di Bhatti, è in uno stato di choc, dopo l’assassinio del ministro. Teme per la sua vita. Secondo la “Masihi Foundation” Asia Bibi “digiuna e prega. E’ stata colpita duramente dalla notizia dell’uccisione, e teme di poter essere uccisa fra le mura della prigione. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurare a sua sicurezza”.

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