12/08/2019, 12.11
FILIPPINE
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Musulmani filippini in festa per l’Eid al-Adha. Silsilah: ‘Un’occasione di pace’

Il movimento per il dialogo islamo-cristiano invia un messaggio di auguri. Esso “è ispirato” dal Documento sulla “Fratellanza umana” di papa Francesco e il grande imam di Al-Azhar. “La fede abramitica di ebrei, cristiani e musulmani può aiutare a riaffermare la priorità di Dio, accettando le differenze religiose”.

Zamboanga (AsiaNews) – Quasi 5,1 milioni di musulmani (circa il 6% della popolazione filippina) celebrano oggi l’importante festività dell’Eid al-Adha. A loro è rivolto il messaggio di auguri del movimento per il dialogo Silsilah [in arabo: catena, legame]. Negli ultimi anni, il fondamentalismo islamico ha individuato nelle Filippine un territorio fertile dove espandere la propria influenza. Tuttavia, nel Paese non mancano iniziative di solidarietà. Membri della comunità islamica di Baguio, nel nord dell’isola di Luzon, hanno trascorso la giornata di ieri a proteggere la cattedrale di Nostra Signora dell'Espiazione (foto 2). L’iniziativa ha avuto luogo alla luce di indiscrezioni trapelate su piani terroristici contro chiese e siti di pellegrinaggio cattolici nella regione. I musulmani a Baguio saranno i primi a rispondere "se gli estremisti attaccheranno la vostra e la nostra chiesa", ha dichiarato l’imam Samsodin Monib. Se un attentato dovesse aver successo, tra gli 8 ed i 10mila musulmani "sanguinerebbero come i cristiani", ha aggiunto.

Le religioni nel mondo “possono contribuire alla pace e la festività dell’Eid al-Adha rappresenta una grande occasione per i musulmani di trovare un cammino che porti ad essa”. Così il messaggio di auguri che quest’anno il movimento per il dialogo Silsilah rivolge alla comunità islamica filippina in occasione della “Festa del Sacrificio”. Conosciuta anche come Greater Bayram, essa ricorda la prova di fede superata da Abramo, disposto a sacrificare suo figlio Ismaele per rispettare la volontà di Dio. Secondo la tradizione islamica, animali senza macchia vengono sacrificati in commemorazione del montone con cui Dio ha sostituito il giovane. Solo una parte – di solito un terzo – della loro carne dev’essere consumata dalla famiglia che compie il sacrificio; il resto è distribuito ai poveri.

“Guidati da questo insegnamento – si legge nel messaggio –, siamo invitati a ricordarci dei tanti poveri della nostra società”. Ma al giorno d’oggi, “le forme di povertà sono diverse e siamo chiamati ad affrontarle insieme, come persone che appartengono alla stessa Famiglia Umana”. Il movimento cita un’espressione contenuta nel Documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, firmato lo scorso 4 febbraio ad Abu Dhabi da papa Francesco ed il grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. È ispirandosi a questa pietra miliare del dialogo tra cristianesimo e islam che Silsilah intende rivolgersi a “quanti, inclusi i musulmani, sperimentano divisioni all’interno delle proprie comunità”.

“I sentimenti d’odio sono da considerarsi una grande forma di povertà. Possiamo riscontrare tali situazioni sia nel mondo che nelle Filippine, dove gruppi religiosi seminano paura e intolleranza”. Ricordando il “risveglio di una coscienza religiosa, che papa Francesco ed il grande imam indicano come antidoto all’estremismo, Silsilah afferma: “In occasione dell'Eid al-Adha, è importante riaffermare che la fede abramitica condivisa da ebrei, cristiani e musulmani può aiutare noi e persone di altre fedi a riaffermare la priorità di Dio, accettando le differenze delle religioni”. “Speriamo – conclude il messaggio – che la ‘Cultura del Dialogo’ citata nel Documento sulla ‘Fratellanza umana’ sia adottata come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio’”.

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