11/12/2006, 00.00
PAKISTAN
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Nel 2006, peggiorata la situazione delle minoranze religiose

di Qaiser Felix
La denuncia viene dal presidente dell’All Pakistan Minorities Alliance che, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’uomo, sottolinea l’uso distorto delle leggi nazionali e l’aumento della discriminazione sociale. Accuse anche agli inerti politici cristiani.

Lahore (AsiaNews) – La situazione dei cristiani e delle altre minoranze che vivono in Pakistan “nel 2006 è cambiata da brutta a pessima” mentre il Paese “testimonia sempre più spesso un uso distorto delle proprie leggi, che vengono usate per colpire i gruppi più deboli della società”. Lo denuncia ad AsiaNews il direttore dell’All Pakistan Minorities Alliance, Shahbaz Bhatti, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’uomo.

L’attivista spiega che “l’uso distorto della legge contro la blasfemia è cresciuto in maniera allarmante. Sono sempre di più i casi di blasfemia aperti senza alcuna base contro cristiani innocenti. Inoltre, sono aumentati i casi di stupro e rapimento ai danni di donne appartenenti alle minoranze del Paese”.

Il governo “non riesce a tenere a freno questi episodi. Siamo stati costretti a testimoniare diversi attacchi alle chiese del Punjab avvenuti con la totale inattività delle forze di polizia. Di conseguenza, è cresciuto il senso di paura ed insicurezza in tutte le minoranze religiose”.

Gli emendamenti sulle Ordinanze Hudood approvati dal governo “sono un positivo passo in avanti, ma tutte le altre questioni che riguardano le molestie contro chi non può difendersi non sono state affrontate”.

Le minoranze “hanno lanciato campagne di armonia interreligiosa ed hanno chiesto in ogni modo il dialogo con i musulmani”, ma tutto questo “non è servito a nulla”. Bhatti racconta che “nel caso della lectio magistralis di Benedetto XVI a Regensburg, così come per le vignette blasfeme su Maometto, tutto i nostri sforzi sono stati dimenticati. Sono state bruciate croci e simboli cristiani, e gli imam hanno chiesto ai loro fedeli di lanciare la guerra santa contro gli infedeli”.

Per Nadeem Anthony, membro della Commissione diritti umani del Pakistan, le minoranze “non hanno alcun peso nella politica centrale. Il governo prende le sue decisioni sulle questioni che ci riguardano senza consultarci. Non abbiamo alcun ruolo”.

Di questo, tuttavia, si devono incolpare “anche i politici cristiani, che rimangono immobili su ogni argomento, sia che siano al governo sia che siano all’opposizione. Non ho mai sentito o letto alcuno di loro protestare contro le tante norme che discriminano le minoranze: non capisco cosa facciano all’interno dei corpi legislativi del Pakistan”.

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