20/02/2008, 00.00
CINA
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Nel Partito comunista cresce il dibattito sulla riforma democratica

La riforma democratica è ritenuta necessaria per proseguire la crescita economica e combattere la corruzione. Occorre pure una stampa più libera, che possa “richiamare i leader ai loro doveri”. Anche esponnti del Pc sollecitano maggiore democrazia, mentre a marzo sarà scelto il nuovo governo.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Solo una riforma democratica può contenere la corruzione, diminuire la censura sui media e rendere il parlamento nazionale più rappresentativo. Lo afferma lo studio “Assaltando la fortezza: una ricerca sulla riforma del sistema politico della Cina dopo il 17mo congresso del Partito comunista”, curato da eminenti studiosi della Scuola centrale del Partito comunista (Pc).

Il rapporto, in vendita nelle librerie, ritiene necessaria e “urgente” una riforma che, anzitutto, ponga limiti al potere del Pc, tramite leggi più sicure e una maggiore libertà per i media. Inoltre occorre giungere all’elezione diretta dei membri dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), con una graduale sostituzione degli attuali delegati con altri scelti dalle comunità locali, anche con elezioni competitive. L’Anp dovrebbe inoltre partecipare a decidere la spesa annuale dello Stato.

I media debbono essere resi più indipendenti dal Ministero per la propaganda, che oggi li sorveglia e decide cosa sia possibile pubblicare. “Anche se i media sono controllati dal Pc, cosa che – dice il rapporto - rende impossibile una totale indipendenza”, dovrebbero comunque poter contestare il Pc e il governo per richiamarli alle loro responsabilità.

Lo studio ritiene che, in assenza importanti riforme, è attuale il pericolo che l’economia cinese perda efficienza e competitività, anzitutto per la diffusa corruzione, vista anche quale conseguenza della sovrabbondanza dell’intervento pubblico nel settore economico. Traspare, inoltre, la preoccupazione di contenere le proteste sociali, che nel 2005 sono state oltre 87mila, causate soprattutto dalla corruzione di funzionari locali che negano alle popolazioni diritti civili fondamentali.

Nel Pc cinese cresce dunque il dibattito sulla riforma democratica. Due giorni fa il presidente Hu Jintao, parlando in un incontro ufficiale di delegati del Pc, ha sollecitato la promozione delle democrazia interna al Partito. Gli ha fatto eco ieri Xi Jinping, membro del Comitato permanente del Politburo del Pc, che ha invitato a scegliere i dirigenti tenendo presente l’efficienza, l’integrità morale ma anche “il sostegno popolare”. Analisti osservano che a marzo ci sarà la sessione annuale dell’Anp, che deve scegliere il nuovo governo.

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