12/02/2008, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Nella Cina ex contadina rischia di esplodere la questione agraria

Il Partito comunista è giunto al potere anche grazie alle proteste dei contadini per la terra. Ora da decenni corrotti funzionari espropriano interi villaggi, per favorire industrie e ditte immobiliari. Ma i rurali contestano e vogliono affermare il loro diritto sulla terra che coltivano.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Crescono le proteste dei contadini per gli espropri di terre, fatti da funzionari corrotti per favorire industrie e ditte immobiliari e con indennizzi miseri. Il Partito comunista sperimenta come possa essere forte ed estesa la fame di terra.

Pechino ripete che la proprietà della terra è “collettiva” e gestita dal governo. Come monito, sono stati condannati ai lavori forzati due leader delle proteste, Yu Changwu e Wang Guilin dell’Heilongjiang. Nello Shaanxi contadini che protestano sono stati arrestati.

Ma  Chen Yongmiao, giornalista che sostiene i diritti dei rurali, commenta al South China Morning Post che i contadini non chiedono più solo tutela contro gli abusi ma rivendicano “la terra che considerano loro da generazioni. Gli intellettuali hanno spiegato loro il concetto dei diritti di proprietà privata”.

Secondo dati ufficiali, oltre il 50% delle proteste sociali consegue ad espropri di terre e al mancato pagamento di un equo indennizzo. Nel 2005 ci sono state oltre 87mila proteste “di massa”  riconosciute, mentre nel 2006 sono diminuite del 16,5%, ma sono diventate molto più violente. Il ministero della Terra e delle risorse dice che nel 2006 le espropriazioni indebite di terreni sono cresciute del 17,3% giungendo a 131mila casi. Si tratta di circa 100 mila ettari di terreni, un’estensione che supera del 76% quella del 2005. Almeno 43 mila ettari espropriati sono terreni agricoli.

Chen Xiwen, principale consigliere della politica rurale, a gennaio ha promesso di punire i funzionari corrotti ma non appare voler riconsiderare la proprietà collettiva della terra, scritta nella Costituzione. Una recente riforma ha ammesso la proprietà privata delle abitazioni cittadine ma non delle terre agricole.

Anche se non parlano ancora di proprietà privata, a Zigong (Sichuan) i rurali raccolgono migliaia di firme per impedire la realizzazione di una zona industriale sulla “loro” terra. Campagne simili sono diffuse in molte province e gli attivisti usano le vacanze del Nuovo anno lunare per avere maggior sostegno. La diffusa corruzione ha lasciato molti contadini privi di terra, con sempre minor fiducia nel governo e pronti a non cedere più.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
I governi locali requisiscono con l’imbroglio le terre dei contadini
09/07/2007
Cina: i suoi 5 anni nell’Organizzazione mondiale del commercio
11/12/2006
Cina: si moltiplicano gli espropri di terreni ai danni dei contadini
09/05/2006
Si è chiusa l’Anp, un “successo” lontano dai problemi della gente
13/03/2009
Wen Jiabao: il Paese rischia di non produrre quanto occorre per sfamarsi
17/04/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”