04/02/2008, 00.00
PAKISTAN
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Nuova bomba a Rawalpindi: 7 morti, tutti militari

Un nuovo attentato suicida ha colpito questa mattina un bus dell’esercito che passava nei pressi di un bazar. Secondo le prime stime, vi sono decine di feriti gravi. Le autorità puntano il dito contro i talebani, ma alcuni esperti frenano: le bombe servono a disturbare le elezioni del 18 febbraio.
Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Un attentatore suicida a bordo di una motocicletta carica di esplosivo si è fatto saltare in aria questa mattina contro un autobus che trasportava agenti di sicurezza a Rawalpindi, nei pressi di Islamabad. Secondo le prime stime, vi sono 7 vittime e decine di feriti gravi.
 
Abdul Waheed, ufficiale di polizia, conferma la distruzione dell’autobus: questa è avvenuta nei pressi di un bazar che costeggia una via piena di uffici del Dipartimento ingegneria militare. Tuttavia, non ha specificato a quale arma appartenevano le vittime.
 
Si tratta dell’ennesimo attacco suicida contro Rawalpindi, la cittadina militare che ospita il presidente Musharraf e buona parte dei vertici militari del Pakistan. In questa città, pesantemente militarizzata, è morta lo scorso 27 dicembre Benazir Bhutto, leader dell’opposizione.
 
Le autorità accusano i talebani dei vari attentati suicidi, che fino ad ora hanno prodotto circa 200 vittime. Secondo alcuni analisti, tuttavia, non è scontata la mano degli estremisti islamici: le bombe, rivolte sempre contro obiettivi militari o politici, potrebbero infatti essere un tentativo di disturbare il processo elettorale in corso nel Paese.
 
Il prossimo 18 febbraio, infatti, si terranno le elezioni parlamentari per l’Assemblea centrale e per le 4 Assemblee provinciali: il voto, a cui il presidente ha condizionato il suo rimanere in carica, crea molto scontento negli ambienti islamici della politica nazionale. Questi infatti temono l’esame della popolazione, scontenta del loro atteggiamento troppo permissivo nei confronti della rielezione del presidente Musharraf.
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