23/07/2020, 10.54
FILIPPINE
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Nuova petizione contro la legge antiterrorismo presentata alla Corte suprema di Manila

"La legge antiterrorismo del 2020 – si legge nella petizione - consegna al governo una mazza, uno strumento bruto che può essere facilmente utilizzato per abbattere le barriere costituzionali che proteggono le libertà di parola, di espressione, di stampa e il diritto del popolo di riunirsi pacificamente e presentare al governo domande per il risarcimento dei torti e, infine, terrorizzare il popolo sovrano per costringerlo a silenzio e servilismo”.

Manila (AsiaNews/Agenzie) - Due estensori della Costituzione del 1987, legislatori dell'opposizione, giornalisti e diversi difensori dei diritti umani hanno presentato oggi alla Corte suprema delle Filippine la dodicesima petizione contro la costituzionalità della legge antiterrorismo, chiedendo anche di fermare la sua attuazione.

Tra i firmatari anche membri della Commissione costituzionale del 1986, il dott. Florangel Rosario-Braid e il professor Edumundo Garcia, i senatori Leila de Lima e Francis "Kiko" Pangilinan., l'ex segretario del Senato Lutgardo Barbo e il professore di legge Chel Diokno.

Il loro ricorso di 73 pagine chiede alla Corte suprema di dichiarare incostituzionale l'intera legge. Hanno anche sollecitato il tribunale a emettere un provvedimento restrittivo temporaneo o un'ingiunzione preliminare o entrambi mentre il caso è in corso, per fermare l'attuazione della legge, compresa l'elaborazione delle norme e i regolamenti di attuazione.

A parte l'incostituzionalità della legge recentemente firmata, i firmatari hanno affermato che il Republic Act 11479 rimuove diversi poteri costituzionali dell'alto tribunale.

"La legge antiterrorismo del 2020 – si legge nella petizione - consegna al governo una mazza, uno strumento bruto che può essere facilmente utilizzato per abbattere le barriere costituzionali che proteggono le libertà di parola, di espressione, di stampa e il diritto del popolo di riunirsi pacificamente e presentare al governo domande per il risarcimento dei torti e, infine, terrorizzare il popolo sovrano per costringerlo a silenzio e servilismo”.

La legge antiterrorismo è entrata in vigore formalmente sabato, o 15 giorni dopo la sua pubblicazione il 3 luglio.

Le sue norme e Regolamenti di attuazione (IRR), tuttavia, sono ancora in fase di definizione da parte del Consiglio antiterrorismo. La legge antiterrorismo non sarà applicata senza il Regolamento fintanto che non vi sarà alcuna minaccia terroristica per il Paese, hanno detto i funzionari del governo.

La misura, che ha abrogato il Human Security Act del 2007, conferirà maggiori poteri di sorveglianza alle forze governative. Implementerà anche sanzioni più severe per i sospetti terroristi, incluso un periodo di detenzione più lungo senza mandato giudiziario di arresto.

Imprenditori, attivisti, accademici ed esponenti della Chiesa cattolica avevano esortato Duterte a non firmare la legge. Essi chiedevano una più ampia discussione prima di approvare la normativa, sottolineando che le vere emergenze del Paese sono la lotta al coronavirus e la crisi economica.

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