17/12/2007, 00.00
SRI LANKA
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Orfane buddiste, musulmane e cattoliche unite nel Natale

di Melani Manel Perera
In un orfanotrofio nella diocesi di Chilaw, gestito dalle Suore del Perpetuo soccorso, bambine di ogni fede festeggiano l’arrivo del Natale con una serata di canti e recite. Le piccole raccontano la “gioia” di partecipare all’evento e di “sentirsi così finalmente amate e non più sole”.

Colombo (AsiaNews) – Sono orfane dello tsunami, della guerra civile o degli errori dei loro genitori. Sono buddiste, cattoliche e musulmane, ma tutte esprimono lo stesso stato d’animo: “In questo Natale sentiamo che qualcuno ci ama, non ci sentiamo più sole”. E il merito è delle suore del Perpetuo soccorso che a Lunuwila, diocesi di Chilaw – nord di Colombo - gestiscono l’orfanotrofio dove le piccole vivono da circa un anno. Lo scorso 9 dicembre le religiose hanno organizzato una serata con canti natalizi e una recita della Natività. Tra gli invitati il direttore della Caritas Sri Lanka, p. Demian Fernando, il parroco locale e molti benefattori anche dall’estero. Le 30 bambine che vivono nell’orfanotrofio raccontano la loro gioia nel partecipare ad un evento in cui hanno potuto mostrare al pubblico le loro capacità e recidere gli applausi della platea. Anche se di diverse religioni le piccole dicono tutte di aver imparato, in occasione del Natale, cosa significa “amicizia, solidarietà e amore reciproco”. “Mentre organizzavamo la recita – racconta Said Nimesha, 10 anni buddista – abbiamo dovuto esercitarci insieme, e imparare ad avere pazienza con chi era meno brava…è solo un anno che viviamo qui, ma ci sentiamo molto più unite ora”.

L’orfanotrofio Sadasarana (in singalese) nasce da un’idea delle suore del Perpetuo soccorso dello Sri Lanka ed è stato costruito con l’aiuto della Caritas polacca. Il 28 gennaio 2007 il vescovo di Chilaw, mons. Valance Mendis, lo ha benedetto ed inaugurato. All’inizio vi erano solo 12 bambine e con il passare del tempo sono arrivate a 30. La direttrice suor Victorine Rodrigo spiega che il prossimo anno saranno ammesse altre 10 orfane. Tutte le piccole frequentano la scuola cattolica locale e dicono di avere un grande sogno: diventare donne che possano contribuire alla pace e al successo del loro Paese. 

 

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