30/05/2018, 12.58
PAKISTAN
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Pakistan, apprezzamenti per il premier ad interim Nasir-ul-Mulk, in vista delle elezioni

di Shafique Khokhar

Il reggente dovrà guidare il Paese fino alle elezioni del prossimo 25 luglio e assicurare il passaggio dei poteri alla nuova maggioranza. Mulk è stato presidente della Corte suprema e commissario per le elezioni dal 2013 al 2014. E' conosciuto per la sua integrità. Presidente dei vescovi: “Prego affinché il Signore dia al giudice Mulk passione e coraggio”.

Lahore (AsiaNews) – La Commissione nazionale Giustizia e pace (Ncjp) della Conferenza episcopale pakistana accoglie con favore la nomina di Nasir-ul-Mulk a premier ad interim fino alle elezioni politiche del prossimo 25 luglio. Mulk, ex presidente della Corte suprema, è stato indicato lo scorso 28 maggio dal leader dell’opposizione Khursheed Shah durante una conferenza stampa ad Islamabad, dopo un incontro con il primo ministro uscente Shahid Khaqan Abbasi.

Samson Salamat, presidente del Rwadari Tehreek (Movimento interreligioso per la tolleranza), afferma ad AsiaNews: “La creazione di una formazione ad interim è un segno positivo per la democrazia, in quanto il governo eletto ha completato il suo mandato nonostante numerosi ostacoli. Accogliamo con grande favore questa nomina. Egli è una persona rispettata. Ad ogni modo, sarebbe stato meglio se la scelta del reggente fosse ricaduta su un politico, invece che su un giudice o un burocrate. Nonostante questo, ora egli è stato nominato e deve assicurare l’imparzialità in ogni aspetto e rendere possibile il trasferimento dei poteri senza ritardi al governo che emergerà dalle prossime elezioni”.

Il neo-nominato raccoglie il favore di tutto lo schieramento politico e degli ex colleghi. Questi ultimi lo definiscono “un giudice molto impegnato e rigoroso nell’applicazione alla lettera della legge. Egli è anche conosciuto per la sua inflessibilità nell’applicazione della legge e il suo giudizio riflette un approccio adatto al contesto sulle questioni dei diritti umani e della discriminazione”.

In una nota congiunta di mons. Joseph Arshad, presidente della Ncjp, p. Emmanuel Yousaf (Mani), direttore nazionale, e Cecil Shane Chaudhry, direttore esecutivo, la Commissione afferma che “la sua nomina darà dimostrazione del gioco democratico alle imminenti elezioni generali”. “Siamo felici – aggiungono – del fatto che il governo sia riuscito a portare a termine il mandato di cinque anni e si appresti ad un’altra transizione democratica. Mulk è uno dei sette giudici che il 3 novembre 2007 hanno firmato un documento per impedire al governo di imporre la legge marziale in Pakistan”.

L’ex giudice della Corte suprema è stato anche Commissario per le elezioni dal 30 novembre 2013 al 6 luglio 2014. Per questo p. Yousaf (Mani) è convinto che egli “assicurerà la trasparenza” della prossima tornata elettorale. Mons. Arshad, che è anche presidente della Conferenza episcopale, dichiara: “Sono speranzoso e prego affinché il Signore dia al giudice Mulk la passione e il coraggio necessari a portare a compimento elezioni libere, giuste e imparziali. Egli è un uomo di grande onore, dignità e grazia”.

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