09/10/2016, 11.40
VATICANO
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Papa: Dolore preghiera e solidarietà per le vittime dell’uragano ad Haiti

L’uragano Matthew ha fatto finora 900 morti; Haiti sud è quasi completamente distrutta. La beatificazione di un sacerdote e tre laici spagnoli uccisi nel 1936. Il ricordo di Giovanni Paolo II: «O Madre … vogliamo affidarti il futuro che ci attende. L’umanità … può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie».

Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco ha espresso dolore, preghiera, solidarietà per le “numerose vittime e sfollati”. Prima di concludere la messa per il Giubileo mariano, celebrato in piazza san Pietro, egli ha lanciato questo appello: “ho appreso con dolore delle gravi conseguenze causate dall’uragano che nei giorni scorsi ha colpito i Caraibi, in particolare Haiti, lasciando numerose vittime e sfollati, oltre che ingenti danni materiali. Assicuro la mia vicinanza alle popolazioni ed esprimo fiducia nel senso di solidarietà della Comunità internazionale, delle istituzioni cattoliche e delle persone di buona volontà. Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per questi fratelli e sorelle, così duramente provati”.

L’uragano Matthew, che ha colpito l’isola nei giorni scorsi ha fatto almeno 900 morti. Secondo testimonianza di missionari presenti, la parte sud di Haiti è completamente distrutta.

Il pontefice ha poi ricordato che “Ieri a Oviedo (Spagna) sono stati proclamati Beati il sacerdote Gennaro Fueyo Castañón e tre compagni laici. Lodiamo il Signore per questi eroici testimoni della fede, aggregati alla schiera dei martiri che hanno offerto la loro vita nel nome di Cristo”.

Il p. Gennaro Fueyo Castañón, 72 anni, Segundo Alonso González, 48 anni, Isidro Fernández Cordero, 33 anni, Antonio González Alonso, 24 anni, sono stati uccisi durante la guerra civile in Spagna, nelle Asturie, nel 1936.

Prima di recitare l’Angelus, Francesco ha ringraziato tutti i pellegrini giunti per il giubileo mariano.

“Rivolgo – ha detto -  il mio più cordiale saluto a tutti voi, cari pellegrini, che avete partecipato a questo Giubileo Mariano. Grazie della vostra presenza! Con voi vorrei ripetere le parole che San Giovanni Paolo II pronunciò l’8 ottobre del 2000, nell’Atto di Affidamento giubilare a Maria: «O Madre … vogliamo affidarti il futuro che ci attende. L’umanità … può fare di questo mondo un giardino, o ridurlo a un ammasso di macerie». In questo bivio, la Vergine ci aiuti a scegliere la vita, accogliendo e praticando il Vangelo di Cristo Salvatore”.

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