25/03/2015, 00.00
VATICANO
Invia ad un amico

Papa: tutti dobbiamo pregare per il Sinodo sulla famiglia, “grembo della vita umana”

“Il legame tra Chiesa e famiglia è sacro ed inviolabile. La Chiesa, come madre, non abbandona mai la famiglia, anche quando essa è avvilita, ferita e in tanti modi mortificata. Neppure quando cade nel peccato, oppure si allontana”. Venti anni fa la Evangelium Vitae. “Quando non si guadagna il pane si perde la dignità! Questo è il dramma del nostro tempo”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – “Il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia” e “mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione”. Sono due passi della preghiera per il Sinodo per il quale papa Francesco chiede “a tutti” di pregare da ora a ottobre, quando il Sinodo sarà celebrato, e che oggi egli stesso ha recitato insieme con le oltre 20mila persone presenti all’udienza generale. Al termine della quale il Papa ha lanciato un nuovo appello “affinché non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e della giustizia”. “Quando non si guadagna il pane – ha aggiunto - si perde la dignità! Questo è il dramma del nostro tempo”.

L’udienza di oggi, come ha ricordato lo stesso Francesco, si è svolta in due parti, “come facciamo quando piove”, in aula Paolo VI per i malati e in piazza san Pietro per gli altri e che si è caratterizzata come “una sosta di preghiera” nel “cammino di catechesi sulla famiglia”.

Il Papa ha infatti sottolineato che oggi, 25 marzo, la Chiesa celebra l’Annunciazione – e Francesco ha invitato i presenti a recitare con lui l’Ave Maria - giorno nel quale, 20 anni fa, Giovanni Paolo II firmò l’enciclica Evangelium vitae, nella quale “la famiglia occupa un posto centrale, in quanto è il grembo della vita umana”. “Per ricordare tale anniversario – ha aggiunto - oggi sono presenti in Piazza molti aderenti al Movimento per la vita”.

“La parola del mio venerato Predecessore ci ricorda che la coppia umana è stata benedetta da Dio fin dal principio per formare una comunità di amore e di vita, a cui è affidata la missione della procreazione. Gli sposi cristiani, celebrando il sacramento del matrimonio, si rendono disponibili ad onorare questa benedizione, con la grazia di Cristo, per tutta la vita. La Chiesa, da parte sua, si impegna solennemente a prendersi cura della famiglia che ne nasce, come dono di Dio per la sua stessa vita, nella buona e nella cattiva sorte: il legame tra Chiesa e famiglia è sacro ed inviolabile. La Chiesa, come madre, non abbandona mai la famiglia, anche quando essa è avvilita, ferita e in tanti modi mortificata. Neppure quando cade nel peccato, oppure si allontana dalla Chiesa; sempre farà di tutto per cercare di curarla e di guarirla, di invitarla a conversione e di riconciliarla con il Signore. Ebbene, se questo è il compito, appare chiaro di quanta preghiera abbia bisogno la Chiesa per essere in grado, in ogni tempo, di compiere questa missione! Una preghiera piena di amore per la famiglia e per la vita. Una preghiera che sa gioire con chi gioisce e soffrire con chi soffre”.

“Ecco allora quello che, insieme con i miei collaboratori, abbiamo pensato di proporre oggi: rinnovare la preghiera per il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. Rilanciamo questo impegno fino al prossimo ottobre, quando avrà luogo l’Assemblea sinodale ordinaria dedicata alla famiglia. Vorrei che questa preghiera, come tutto il cammino sinodale, sia animata dalla compassione del Buon Pastore per il suo gregge, specialmente per le persone e le famiglie che per diversi motivi sono «stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore» (Mt 9,36). Così, sostenuta e animata dalla grazia di Dio, la Chiesa potrà essere ancora più impegnata, e ancora più unita, nella testimonianza della verità dell’amore di Dio e della sua misericordia per le famiglie del mondo, nessuna esclusa, sia dentro che fuori l’ovile”.

“Vi chiedo per favore di non far mancare la vostra preghiera. Tutti – papa, cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici – tutti siamo chiamati a pregare per il Sinodo. Di questo c’è bisogno, non di chiacchiere! Invito a pregare anche quanti si sentono lontani, o che non sono più abituati a farlo. Questa preghiera per il Sinodo sulla famiglia è per il bene di tutti. So che stamattina vi è stata data su un’immaginetta, e che l’avete tra le mani. Forse sarà un po’ bagnata. Vi invito a conservarla e a portarla con voi, così che nei prossimi mesi possiate recitarla spesso, con santa insistenza, come ci ha chiesto Gesù. Ora la recitiamo insieme:
Gesù, Maria e Giuseppe,
in voi contempliamo
lo splendore dell’amore vero,
a voi con fiducia ci rivolgiamo.
Santa Famiglia di Nazareth,
rendi anche le nostre famiglie
luoghi di comunione e cenacoli di preghiera,
autentiche scuole del Vangelo
e piccole Chiese domestiche.
Santa Famiglia di Nazareth,
mai più nelle famiglie si faccia esperienza
di violenza, chiusura e divisione:
chiunque è stato ferito o scandalizzato
conosca presto consolazione e guarigione.
Santa Famiglia di Nazareth,
il prossimo Sinodo dei Vescovi
possa ridestare in tutti la consapevolezza
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
la sua bellezza nel progetto di Dio.
Gesù, Maria e Giuseppe,
ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen”.

E’ nei saluti agli italiani, infine, che rivolgendosi a un gruppo di lavoratori della provincia di Vibo Valentia, “che stanno vivendo una grave situazione economica”, il Papa ha rivolto “un accorato appello, affinché non prevalga la logica del profitto, ma quella della solidarietà e della giustizia. No alla logica del profitto, sì alla logica della solidarietà e della giustizia! Al centro di ogni questione, specialmente di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità e per questo avere lavoro è una questione di giustizia, è una ingiustizia non avere lavoro. Quando non si guadagna il pane, si perde la dignità! Questo è il dramma del nostro tempo, specialmente per i giovani, i quali, senza il lavoro, non hanno prospettive per il futuro e possono diventare facile preda delle organizzazioni malavitose. Per favore, lottiamo su questo: la giustizia del lavoro. Dobbiamo lottare su questo”.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa a Cuba: “le famiglie non sono un problema”, sono un’opportunità da curare, proteggere, accompagnare
22/09/2015
Amoris laetitia: non solo sentimento e morale, ma anche impegno sociale
08/04/2016 13:59
Papa: l’uomo è un ‘mendicante di Dio’ e la preghiera è il suo grido al Signore
06/05/2020 10:16
Papa: bisogna dare a tutti la possibilità di guadagnare con il proprio lavoro, perché questo dà dignità
12/01/2022 09:53
Mumbai, card. Gracias: Le minacce alla vita cercano di eliminare Dio dalla società
20/10/2014


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”