14/12/2012, 00.00
EGITTO
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Patriarca copto e le Chiese cristiane invitano a partecipare al referendum

La conferma è giunta ieri sera dal Patriarca copto ortodosso Tawadros II. I fedeli saranno liberi di votare a favore o contro la bozza costituzionale, seguendo la propria coscienza. Il portavoce della Chiesa cattolica egiziana prevede una crescita del fronte del 'no' alla costituzione islamista, che non potrà essere ignorato.

Il Cairo (AsiaNews) - Le Chiese egiziane invitano i propri fedeli a partecipare al referendum costituzionale che si terrà domani in tutto il Paese. Lo ha confermato ieri sera, il patriarca copto ortodosso Tawadros II. "Tutti i cittadini hanno diritto a votare", ha affermato al termine di una riunione con tutte le denominazioni cristiane (copti ortodossi, cattolici, protestanti e anglicani).

P. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica egiziana e organizzatore dell'incontro, spiega ad AsiaNews, che "le Chiese non hanno dato indicazioni sul voto. Ciascun fedele sarà libero di votare in modo favorevole o contrario alla nuova Costituzione". I cristiani - circa il 10% della popolazione egiziana - seguiranno probabilmente le indicazioni politiche dei partiti liberali. Essi hanno invitato la popolazione a non boicottare il referendum e a votare "no" alla costituzione scritta dagli islamisti. In questo modo gli egiziani danno fiducia al sistema democratico, tentando di sconfiggere la maggioranza islamista attraverso il voto. "La nostra speranza è che la costituzione non passi"  spiega il sacerdote. "Il clima è molto diverso da quello del precedente voto sulla costutizione avvenuto all'indomani della caduta di Mubarak. Questa volta il fronte del 'no' sarà molto consistente e non potrà essere ignorato".

In novembre i rappresentanti della Chiese si sono ritirati dalla Costituente in segno di protesta contro gli articoli che cancellano i diritti e libertà dei cittadini cristiani e musulmani, vincolando l'interpretazione della legge ai detti coranici e islamizzando la società egiziana. Molti leader religiosi e laici accusano il presidente Mohamed Morsi e tutto il fronte islamista di fomentare la divisione nel Paese utilizzando l'islam per mantenere il potere politico.  

Intanto, da questa mattina migliaia di persone stanno affollando piazza Tahrir per protestare in modo pacifico contro il referendum che si terrà in un clima di tensione e caos e senza il consenso di gran parte della popolazione. Gli islamisti hanno organizzato invece una grande manifestazione a favore della bozza costituzionale davanti alle moschee di Al-Rahman Al-Rahim, di Al-Rashdan e al-Rabaa Adaweya dopo la preghiera del venerdì. Oggi, i leader islamici hanno rilasciato dichiarazioni minacciose contro ogni tentativo di interferire con il referendum, dichiarando che il 'sì' alla Costituzione è l'unica via d'uscita dal caos (S.C.)

 

 

 

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