25/01/2013, 00.00
COREA DEL NORD
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Pyongyang contro tutti: minacce a Seoul e Pechino

Il regime torna all’attacco dopo le nuove sanzioni decise dall’Onu. Prima gli attacchi di prammatica al “regime fantoccio” di Seoul, poi uno più serio scontro con la Cina che “ha subito le pressoini americane”. La risposta cinese è durissima: «Pronti a chiudere i programmi di aiuto alla Corea del Nord”.

Seoul (AsiaNews) - Dopo gli attacchi di due giorni fa agli Stati Uniti, la Corea del Nord è tornata oggi all'attacco e ha minacciato di prendere "contromisure fisiche" nei confronti della Corea del Sud in reazione alle sanzioni contro Pyongyang decise in settimana dal Consiglio di sicurezza dell'Onu. Attacchi anche contro Pechino, che ha però reagito a stretto giro: "Pronti a ridurre gli aiuti, se portate avanti nuovi test nucleari".

Il nuovo affondo viene dal Comitato per la riunificazione pacifica della madrepatria, organismo creato nei primi anni Novanta per trattare con Seoul accordi economici e diplomatici: "Se il regime-burattino dei traditori sudcoreani parteciperà direttamente alle cosiddette sanzioni dell'Onu verranno prese forti contromisure fisiche". La Corea del Sud è tra i 15 membri del Consiglio di sicurezza che lo scorso 22 gennaio ha approvato all'unanimità le sanzioni.

Ma Pyongyang non si ferma a Seoul: "I grandi Paesi che hanno 2 dei 5 seggi permanenti del Consiglio di Sicurezza e che dovrebbero guidare verso equità e ordine nel mondo hanno subìto le pressioni degli Usa e abbandonato i principi base che devono essere protetti". Il regime stalinista, guidato dal giovane Kim Jong-un, si chiede anche "come mai" la Cina abbia cambiato atteggiamento, dopo averlo sostenuto durante episodi ben più gravi, come l'affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan.

In risposta, la Cina ha in un primo momento ribadito il suo invito a seguire un profilo di estrema cautela attraverso un portavoce del suo ministero degli Esteri, che ha dichiarato: «Speriamo che la parte interessata mantenga la calma e agisca e parli in modo cauto e prudente». Ma dopo l'ulteriore attacco di Pyongyang ha affidato al Global Times la sua ira: «La Cina non esiterà a ridurre il suo aiuto alla Corea del Nord se Pyongyang procederà ad un nuovo test nucleare. Sembra che la Corea del Nord non apprezzi gli sforzi della Cina, anzi la critica senza citarla esplicitamente».

 

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