04/10/2019, 09.13
INDIA
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Rubate le ceneri di Gandhi. Sul suo memoriale, la scritta ‘traditore’

Il mausoleo trafugato è quello di Bapu Bhawan, in Madhya Pradesh. Il furto è avvenuto il giorno in cui ricorreva il 150 anniversario della nascita. Il Mahatma è considerato il “padre della patria”, ma gli ultranazionalisti indù lo criticano per essersi “arreso” ai musulmani. Le sue ceneri sono sparse in diversi memoriali.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Alcuni ladri hanno trafugato le ceneri del Mahatma Gandhi dal memoriale di Bapu Bhawan a Rewa, in Madhya Pradesh, e deturpato la sua immagine con la scritta “traditore” (foto 2). La vandalizzazione del mausoleo è avvenuta il 2 ottobre, giorno in cui ricorreva il 150mo anniversario della nascita del famoso politico e pacifista indiano.

La profanazione del luogo dedicato al “padre della nazione” indiana è stata scoperta da Mangaldeep Tiwari, il custode. Egli definisce il furto e la deturpazione dell’immagine un atto “vergognoso”. Le ricerche sono partite in seguito alla denuncia presentata da Gurmeet Singh, leader locale del partito del Congress.

Per ora, il premier Narendra Modi – che pure aveva reso omaggio al padre della patria presso il memoriale di Ahmedabad – non ha rilasciato commenti. Intanto la polizia di Rewa ha aperto un’indagine sull’incidente e registrato il caso come “pregiudizio all’integrazione nazionale” e potenziale violazione della pace in base alle sezioni 153B, 504 e 505 del Codice penale indiano.

Gandhi ha condotto la lotta per l’indipendenza dal dominio britannico teorizzando, e attuando tramite una vita frugale e stretto digiuno, la pratica della “non-violenza” come metodo pacifico di boicottaggio contro i dominatori. Egli è venerato da molti indiani, ma al tempo stesso osteggiato dagli ultranazionalisti indù che ne criticano le posizioni come troppo “arrendevoli” nei confronti dei musulmani.

Nel 1948 il Mahatma è stato assassinato da Nathuram Godse, un fanatico indù militante del Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss), gruppo paramilitare e ultranazionalista di cui faceva parte in gioventù anche il premier Modi. Questa fazione sostiene la dottrina dell’Hindutva, ideologia che vuole creare uno Stato confessionale indù, considera l’induismo un’identità etnica, culturale e politica, e ammette atti di violenza e discriminazione dei confronti delle minoranze etniche e religiose.

Dopo la sua morte, i resti di Gandhi sono stati cremati, come vuole la tradizione indù. Tuttavia, contravvenendo alla pratica per via della sua fama, le ceneri sono state divise e trasportate in vari memoriali, tra cui quelli dissacrato in Madhya Pradesh.

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