02/08/2005, 00.00
VIETNAM
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Seminaristi vietnamiti lavorano in un lebbrosario statale

Hanno svolto l'attività pastorale estiva nella struttura di Van Mon; pazienti e personale medico esprimono forte gratitudine per l'assistenza offerta dai futuri sacerdoti.

Hanoi (AsiaNews/Ucan) – Alcuni seminaristi dell'arcidiocesi di Hanoi hanno prestato servizio per la prima volta in un lebbrosario gestito dal governo. Gli studenti del primo anno del seminario maggiore di San Giuseppe, ad Hanoi, hanno svolto la loro attività pastorale estiva per giugno e luglio presso il lebbrosario di Van Mon. L'ospedale, nel distretto di Vu Thu - provincia di Thai Binh, a sud-est della capitale -ospita 476 adulti e 118 bambini, pochi i cattolici.

È la prima volta che dei seminaristi vi prestano servizio come assistenti sociali. I giovani cattolici raccontano di avere in questo modo sperimentato sul campo la propria missione sacerdotale. Joseph Nguyen Van Khiem, seminarista di 30 anni, afferma: "Abbiamo avuto l'opportunità di entrare in sintonia coi pazienti e condividere il loro stato d'animo, mettendo in pratica l'amore divino e imparando ad essere uniti nel lavoro pastorale". Khiem, responsabile del gruppo, spiega che l'intenzione era quella di portare gioia ai pazienti e aiutarli nella sofferenza. Mons. Joseph Ngo Quang Kiet, arcivescovo di Hanoi e rettore del seminario maggiore, ha inaugurato l'attività pastorale estiva, dando forte impulso alla formazione fuori dal seminario per incoraggiare lo spirito di servizio nei futuri sacerdoti. I seminaristi hanno anche condiviso momenti di preghiera coi pazienti in una delle 2 chiese annesse all'ospedale.

Joseph Ta Minh Quy, 25 anni, racconta di avere visitato ogni giorno i pazienti e le loro famiglie assieme agli altri seminaristi. Ai pazienti più giovani il gruppo ha dato lezioni di biologia, chimica, inglese, letteratura, matematica e fisica e ha istruito il personale medico sull'utilizzo dei computer, delle fotocopiatrici e delle stampanti.

I seminaristi hanno animato le serate all'ospedale con balli, canti e fiabe per i bambini. Non sono mancate le proiezioni cinematografiche: per i pazienti cattolici sono stati scelte pellicole come "The Passion" e "I Dieci Comandamenti".

Joseph Truong Van Luyen, 28 anni, ha ammesso che sulle prime nessun seminarista aveva un'idea di come sarebbe stato il lavoro, e che alcuni non avevano mai avuto rapporti con lebbrosi. Alla fine di questi 2 mesi, dichiara, "sono più consapevole di miei limiti".

Anche i pazienti hanno espresso soddisfazione per questa esperienza. Paul Nguyen Van Giong, 85 anni, afferma di trovare maggior significato nella vita dopo aver parlato con gli amici seminaristi. Giong, che è cattolico ed è ricoverato nell'ospedale dal 1950, nota come ogni giorno i pazienti se ne stanno soli nelle camere o nel giardino, senza avere molte opportunità di parlare con gente che viene da fuori.

Le Thi Mai, un paziente della provincia di Nam Dim, racconta che i seminaristi "non portavano doni materiali, ma spirituali e la loro simpatia e compartecipazione". Marie Tran Thi Lien, i cui bambini sono andati a lezione dai seminaristi, dichiara che le attività di intrattenimento messe in piedi erano come un campo estivo per i bambini, "pieno di gioia e di significato". Il dottor Bui Huy Thien, responsabile del lebbrosario, sostiene di avere imparato molto dai seminaristi, con i quali ha condiviso le proprie esperienze al servizio dei malati. Il medico ha detto ai seminaristi che cercherà di farli tornare, magari per insegnare inglese e francese agli studenti del lebbrosario, perché possano comunicare coi visitatori stranieri.

Il lebbrosario di Van Mon, il più grande del Vietnam del Nord per numero di pazienti, è stato fondato 105 anni fa da missionari stranieri.

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