05/07/2004, 00.00
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Sempre più grave la situazione per combustibile ed energia

Shanghai (AsiaNews/SCMP) – Sempre più scarsa la disponibilità di energia e combustibile in Cina.  Le previsioni catastrofiche sugli effetti di un'economia surriscaldata si stanno avverando e mettono in evidenza quanto ancora il Governo deve fare per raffreddare.

Stime ufficiali rese note nel fine settimana affermano che con l'estate le riserve di carbone hanno toccato il livello più basso degli ultimi 20 anni. Alla fine di aprile le riserve di carbone sono scese a 98 milioni di tonnellate dai 103,5 milioni della fine di febbraio.

La situazione delle riserve di carbone nelle centrali elettriche è la più critica. Nei primi di maggio sono scese  a 7,71 milioni di tonnellate, sufficienti per appena 7,41 giorni di operazioni e nonostante la  produzione nazionale di elettricità nei primi 5 mesi dell'anno sia aumentata del  16% rispetto allo scorso anno, questo non è abbastanza per soddisfare la domanda.

I deficit di energia, cominciati nel 2002, peggiorano sempre di più. Il numero di province e regioni colpite da carenze energetiche è passato dalle 11 del 2002 alle 24 di quest'anno e il deficit estivo potrebbe raggiungere quasi i 30 milioni di kw, il triplo rispetto al 2003.

La Compagnia elettrica di Shanghai ha fatto sapere che lo scorso venerdì si è registrata una domanda di 13,66 milioni di kW, a fronte di una capacità massima di 10,63 milioni kW. Il record di richiesta è attribuibile alle alte temperature del periodo e al grande uso di condizionatori.

Per far fronte alla crisi, il governo ha ordinato a 500 fra i maggiori utenti industriali di lavorare la notte (risparmiando così 240 mila kW durante il giorno) e ha chiesto ad altre compagnie di rivedere i piani di produzione (con un risparmio di 560 mila kW).

Fra le cause principali del deficit, il Centro di informazione nazionale cita: un aumento del 20% nella richiesta di energia da parte di grandi consumatori, quali acciaierie, industrie di alluminio e materiali edili; una rete di distribuzione inadeguata; i bassi prezzi del carbone.

Intanto, le importazioni di petrolio continuano a crescere. Nel primo quadrimestre, le importazioni di greggio sono salite del 33% (pari a 40,14 milioni di tonnellate) e quelle dei derivati del petrolio del 65,1% (pari a 12,68 milioni di tonnellate).

La scarsità energetica rende difficile la distribuzione dei prodotti industriali, che vengono accumulati nei magazzini di stoccaggio. Alla fine di marzo, le riserve di prodotti d'acciaio in 66 delle più grandi industrie erano il 43% in più della fine di dicembre. Alla fine di aprile lo stoccaggio di veicoli in 13 delle maggiori aziende statali era di 14,2 miliardi di yuan, un aumento del 28% rispetto al 2003.

 

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