03/11/2005, 00.00
Cina
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Shenzhen: operai protestano contro il taglio dei salari, picchiati dal supervisore italiano

Il direttore vendite della fabbrica nega: "Incidente montato. Non è un taglio, ma una redistribuzione delle griglie salariali". "Sono razzisti – dicono gli operai - e ci trattano come schiavi".

Shenzhen (AsiaNews) – Oltre 3 mila dipendenti della fabbrica di divani DeCoro hanno marciato ieri a Shenzhen per protestare contro uno dei loro supervisori, italiano, che, affermano i manifestanti, ha malmenato 3 loro colleghi a causa di un contrasto sui salari.

Contattato da AsiaNews Giovanni Prati, direttore vendite della fabbrica, spiega che "la colluttazione è nata dopo che 3 operai, licenziati, hanno cercato di rientrare in fabbrica saltando su un camion. Il nostro supervisore è stato minacciato e da lì è nato l'incidente".

A quanto riferisce la stampa di Hong Kong, ieri mattina i lavoratori hanno marciato dalla fabbrica, nella zona industriale di Pingshan, fino ad un'autostrada. I dimostranti urlavano slogan come "Basta violenza", "Restaurate la giustizia" e "Proteggete i nostri diritti umani", ma sono stati dispersi da poliziotti in tenuta anti-sommossa armati di scudi e manganelli.

Un dipendente, Liang Tian, sostiene che la compagnia ha provato a far accettare ai lavoratori un taglio dei salari pari al 20 %, pena il licenziamento. Liang sostiene di aver cercato un dialogo con il supervisore che però ha perso la pazienza e lo ha colpito. "Sono stato il primo ad essere colpito da un pugno – dice l'operaio – forte, allo stomaco. Non ho capito nulla per un paio di secondi. Mi ha calpestato la  faccia mentre ero per terra: è stato veramente umiliante". Un altro lavoratore, Li Fangwei, dice che non è la prima volta che vengono malmenati: "Picchiano regolarmente i lavoratori cinesi – continua – sono come lupi. Sono razzisti e ci trattano come schiavi".

Migliaia di lavoratori sono corsi in aiuto dei loro colleghi una volta saputo della notizia: la folla ha poi chiesto le scuse ufficiali della direzione e la giusta punizione per il supervisore.

Luca Ricci, presidente della DeCoro, ha scritto una lettera di scuse ai 3 operai che sono stati ricoverati e li ha invitati a tornare al lavoro, ma molti dipendenti non sono soddisfatti. Sostengono che la ditta ha fatturato buoni profitti, ma lo stesso vuole ridurre le paghe. "Abbiamo denunciato il nostro caso alla pubblica sicurezza – conclude un dipendente – che non ha fatto nulla. Non crediamo più alle autorità. Ci proteggeremo da soli".

"La DeCoro – afferma Prati – è una delle aziende che paga di più nella zona e che tratta meglio gli operai. Quello che cercavamo di fare era una redistribuzione delle griglie salariali in termini di composizione, non certo di contenuto". "La situazione – conclude – si è completamente normalizzata una volta che gli operai hanno capito la manovra: abbiamo messo l'incidente nelle mani della polizia".

La DeCoro è un'azienda di proprietà totalmente italiana. Si è stabilita a Shenzhen nel 1997 con un capitale registrato di 2,5 milioni di dollari. Il suo fatturato dell'anno scorso è stimato in circa 240 milioni di dollari. Circa il 75 % della sua produzione totale viene venduto negli Stati Uniti.

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