09/06/2006, 00.00
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Teheran potrebbe prepararsi a respingere il "pacchetto" sul nucleare

L'ayatollah Jannati: "l'Iran non accetterà di arretrare nei suoi diritti". Ma Ahmadinejad chiede una "atmosfera imparziale" per il dialogo.

Teheran (AsiaNews) – Anche se i segnali non sono univoci, sembra che l'Iran si stia orientando verso il rifiuto del "pacchetto" di incentivi proposto dai cinque Paesi membri del Consiglio di sicurezza (Usa, Russia, Cina, Francia e Inghilterra) più la Germania (detti "5+1") per rinunciare al processo di arricchimento dell'uranio.

L'Iran non accetterà di arretrare dai suoi inalienabili diritti, ha detto infatti oggi l'ayatollah Ahmad Jannati, un conservatore che oggi aveva il compito di guidare la preghiera del venerdì a Teheran, nel solenne 17mo anniversario della morte dell'imam Khomeini.  A rendere forti e parole di Jamati, un esplicito riferimento alla Guida Suprema, l'ayatollah Khamenei, il più alto potere del Paese, ed il fatto che il discorso è stato pubblicato dall'agenzia ufficiale Irna, che lo ha collegato al "pacchetto" proposto all'Iran. "La nazione iraniana, i suoi esponenti e la Guida Suprema e coloro che hanno l'amministrazione degli affari del Paese – ha detto - non accetteranno un indietreggiamento dai suoi inalienabili diritti". Il resoconto della Irna attribuisce inoltre alla frase "la nazione iraniana vuole acquisire il diritto" il significato di una affermazione del "diritto dell'Iran di avere accesso all'energia nucleare per fini pacifici".

In questo quadro, Jannati ha comunque fatto un riferimento al "dialogo".

Già ieri, peraltro, Hamid Reza Haj-Babai, deputato conservatore e membro della Commissione nazionale per la sicurezza, in un'intervista al quotidiano "Rooz" aveva definito "insignificanti" gli incentivi proposti nel "pacchetto". "Non dobbiamo – aveva sostenuto – accettare la sospensione delle nostre attività nucleari. Tutto il resto è marginale. Di fatto noi non abbiamo seri problemi con l'Occidente su altre questioni. Così, possiamo parlare di tutto con loro e raggiungere un accordo. Ma la prima cosa  che deve essere compresa è che noi non accettiamo la sospensione" degli esperimenti, che è la richiesta considerata preliminare dai "5+1".

La possibilità che ancora non ci si trovi davanti ad una decisione già presa è data invece da un  intervento del presidente Ahmadinejad, citato dall'agenzia "studentesca" Isna, secondo il quale un eventuale negoziato ha bisogno di una "atmosfera imparziale". "La nazione iraniana – ha aggiunto – respinge con forza un'atmosfera che da un lato pensa all'uso della forza e dall'altro invita ai negoziati". "Se ci deve essere un negoziato sulla questione nucleare, deve svolgersi in un'atmosfera ragionevole, se si debbono porre dei limiti, devono essere posti per tutti".

 

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