03/08/2016, 12.38
CINA
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Tianjin, condannati un avvocato e un attivista per i diritti umani

di John Ai

Fanno parte dei circa 300 attivisti arrestati a partire dal luglio 2015. Hu Shigen, leader di una Chiesa protestante sotterranea, è stato condannato a sette anni e mezzo di carcere per “sovversione”. Per Zhai Yanmin tre anni di galera. Wang Yu, che il primo agosto ha “confessato” in TV, è stata rilasciata in libertà vigilata.

 

Tianjin (AsiaNews) – Continua nella città di Tianjin il processo contro gli avvocati e attivisti arrestati a partire dal luglio 2015. Hu Shigen (v. foto 1) è stato condannato a sette anni e mezzo di prigione dalla Tianjin No.2 Intermediate Court. La colpa è di aver tentato di sovvertire lo Stato. L’attivista ha confessato e non ha chiesto appello. Egli non ha accusato nessuno per farsi alleggerire la pena.

Secondo l’agenzia governativa Xinhua, alla lettura della sentenza erano presenti 48 persone, inclusi cinque giornalisti stranieri. I familiari di Hu Shigen non erano in aula.

Hu è stato accusato di aver diffuso idee sovversive agli avvocati e agli attivisti, basate sulla sua pratica religiosa. Egli è infatti leader di una Chiesa protestante sotterranea. Nel febbraio del 2015 avrebbe partecipato ad una cena in un ristorante insieme a Li Heping e Zhou Shifeng – anch’essi avvocati denunciati – per discutere del ruolo degli avvocati nei movimenti dei lavoratori e in casi sensibili.

Hu è stato anche accusato di aver destinato Gou Hongguo [avvocato per i diritti umani ndr] all’estero per essere formato su questioni che coinvolgono l’indipendenza dello Xinjiang e del Tibet, contattando organizzazioni straniere per i diritti umani e pubblicizzando episodi sensibili per creare proteste contro le autorità.

Hu Shigen si è laureato all’Università di Pechino e ha insegnato alla Università di Lingua e cultura della capitale. Nel 1992 è stato arrestato per aver commemorato il massacro di Tienanmen ed è stato condannato a 20 anni di carcere. Rilasciato nel 2008, è diventato pastore in una chiesa domestica di Pechino. È stato accusato di aver riunito nella sua Chiesa sotterranea attivisti e avvocati per i diritti umani.

Qualche giorno fa i familiari, attivisti e avvocati si sono presentati alla corte insieme ad alcuni diplomatici stranieri per chiedere la data della sentenza. I familiari sono stati trattati con violenza dalla polizia. Alcuni di loro sono agli arresti domiciliari.

Ieri Zhai Yanmin è stato condannato a tre anni di galera e a quattro anni di libertà vigilata per sovversione. Secondo l’agenzia Xinhua, egli ha vietato ai suoi familiari di venire in tribunale perché “spaventato all’idea che i parenti non accettassero la sentenza”.

L’avvocato per i diritti umani Wang Yu è stata rilasciata in libertà vigilata. Il primo agosto la televisione di Stato ha mandato in onda la sua confessione.

La corte è stata difesa da un cordone di polizia. Alcuni agenti della sicurezza sono arrivati come rinforzo (v. foto 3). Un media center è stato organizzato per i giornalisti stranieri. 

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