20/02/2007, 00.00
SRI LANKA
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Una Commissione speciale indagherà la scomparsa del sacerdote di Jaffna

di Danielle Vella
A sei mesi esatti dalla scomparsa di p. Jim Brown e del suo assistente ad Allaipiddy, le autorità cedono alle pressioni della Chiesa locale e della nunziatura, che chiedono verità. La Commissione ha iniziato i lavori solo da pochi giorni, il caso del sacerdote è il sesto della lista.
Jaffna (AsiaNews) – La scomparsa del sacerdote cattolico p. Jim Brown, avvenuta esattamente sei mesi fa a Jaffna, sarà oggetto di un'indagine da parte di una speciale Commissione di inchiesta per gli abusi di diritti umani, istituita dal presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapakse.
 
Il 20 agosto, mentre infuriavano gli scontri tra ribelli delle Tigri tamil e militari governativi, p. Thiruchelvam Nihal Jim Brown, 34 anni, e il suo assistente Vimalathas, sono scomparsi nei pressi di un check point militare ad Allaipiddy; la zona è sotto il controllo dell’esercito nazionale.
 
Nonostante i numerosi appelli da parte di leader ecclesiastici e di organizzazioni per i diritti umani, fino a poco tempo fa le autorità non hanno fatto niente per rintracciare i due. Il nunzio apostolico in Sri Lanka, mons. Mario Zenari, ha seguito in prima persona la vicenda, visitando i familiari dei due cattolici e informandone il Papa stesso, “visibilmente toccato dalla triste notizia”. “Mahinda Samarasinghe, ministro per i Disastri e i Diritti umani – riferisce ad AsiaNews mons. Zenari – mi ha assicurato che il caso di p. Jim verrà posto all’esame di una speciale Commissione di inchiesta voluta dal presidente Rajapakse”. “Le autorità con cui sono in contatto - continua il rappresentante vaticano - hanno mostrato volontà e personale preoccupazione per la vicenda. Speriamo di conoscere la verità nei prossimi mesi”.
 
L’anno scorso Rajapakse ha ordinato la formazione di una Commissione speciale per indagare su scomparse, rapimenti, uccisioni e altre frequenti violazioni dei diritti umani in Sri Lanka. La Commissione ha iniziato i suoi lavori pochi giorni fa con l’omicidio del ministro tamil per gli Affari esteri, Lakshman Kadirgamar, avvenuto nell’agosto 2005; il massacro di 17 operatori della Ong Action against Hunger, agosto 2006 e l’uccisione di alcuni civili musulmani  nella città orientale di Muttur. La Commissione è monitorata da osservatori internazionali.
Secondo quanto anticipato ad AsiaNews dal vescovo di Jaffna, mons. Thomas Savundaranayagam, il caso di p. Jim e Vimalathas è il sesto che verrà analizzato. Intanto le indagini della polizia vanno avanti, ma “con molta lentezza”. Lo stesso vescovo è stato chiamato a deporre solo una settimana fa.
 
Oggi per ricordare i sei mesi dalla scomparsa si sono celebrate messe in diversi luoghi del Paese, dove i parrocchiani di p. Jim hanno trovato rifugio dopo essere fuggiti dalla guerra.
 
Fonti della società civile stimano ad oltre 600 le persone sparite dall’agosto 2006 solo nella penisola di Jaffna, nord del Paese. Le scomparse sono imputate a gruppi paramilitari che operano in collaborazione con le forze di sicurezza.
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