24/08/2009, 00.00
SRI LANKA
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In ricordo di p. Brown e degli operatori umanitari spariti durante la guerra con le Tigri Tamil

di Melani Manel Perera
Il sacerdote della diocesi di Jaffna è scomparso tre anni fa durante gli scontrinei pressi della sua parrocchia a Allaipiddy. Dal 2006 alla fine del conflitto i religiosi e gli operatori umanitari scomparsi o uccisi durante la guerra sono oltre 70. Il più totale silenzio da parte delle autorità.
Colombo (AsiaNews) - La Chiesa dello Sri Lanka ha ricordato p. Nihal Jim Brown (nella foto), sacerdote della diocesi di Jaffna, scomparso nell’agosto del 2006 durante gli scontri tra l’esercito governativo e le Tigri tamil ad Allaipiddy nel nord del Paese.
 
Amici, confratelli, parenti ed operatori umanitari hanno onorato la memoria del sacerdote con una cerimonia organizzata dal Christian Alliance for Social Action (Casa) presso l’auditorium della Caritas-Sedec a Colombo.
 
“Quando è scomparso, p. Brown aveva solo 34 anni”, racconta p. Ravichandran, amico e confratello del sacerdote. “Era nato nel 1972 ed era stato ordinato nel 2004. Aveva iniziato la sua missione nella parrocchia di Allaipiddy ai primi di agosto del 2006 e dopo solo una decina di giorni è scomparso”.
 
La chiesa affidata al giovane sacerdote era immersa nella zona di guerra tra militari e ribelli tamil. Il 20 agosto del 2006 i combattimenti arrivarono sin nei pressi della parrocchia. Per sottrarre i fedeli alle bombe p. Brown aveva aperto loro la chiesa. Gli scontri causarono 20 morti e circa 100 feriti. Il sacerdote chiese ai militari il permesso di portare i superstiti in ospedale. Gli ultimi testimoni che lo hanno visto, al check-point della marina militare, affermano che era in compagnia del suo assistente Wenceslaus Vimalathas, 40enne e padre di cinque bambini. Un ufficiale dello Sri Lanka Navy li stava minacciando. Di p. Brown e di Vimalathas, una volta lasciata Allaipiddy, non si ebbe più notizia.
 
A tre anni dalla scomparsa dei due, i parenti e la Chiesa dello Sri Lanka continuano a chiedere chiarezza sulla loro sorte. Mons. Thomas Savundaranayagam, vescovo di Jaffna, ha cercato in tutti i modi di ottenere dalle autorità notizie su p. Brown, ma senza successo.
 
Ainslie Joseph, responsabile del Casa, racconta ad AsiaNews: “Nel 2007 abbiamo anche scritto al presidente Mahinda Rajapaksa, ma non abbiamo ricevuto nessun riscontro”. Dal 2006 alla fine del conflitto i religiosi e gli operatori umanitari scomparsi o uccisi durante la guerra sono oltre 70. Sulla loro sorte vige il più totale silenzio. “Le autorità non hanno compiuto nessuna indagine e nessuna commissione di inchiesta - afferma  - ma non possiamo restare muti davanti ai sacerdoti e agli operatori umanitari che hanno sacrificato la loro vita compiendo una missione buona”.
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