04/09/2020, 15.40
INDIA
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Una comunità stretta intorno al ‘prete ciclista’

di Nirmala Carvalho

Padre. Vinod Kanatt CMI: “Il lockdown mi ha aiutato a essere più coinvolto con le famiglie. Mi ha aiutato ad avvicinarmi alla comunità parrocchiale. Aiuto in qualunque modo, incluso il ricovero presso i pazienti, in ospedale. Le persone si sentono molto confortate e al sicuro facendo parte della comunità parrocchiale”.

Mumbai (AsiaNews) – Lo chiamano “il prete ciclista”, perché usa la bicicletta per visitare I suoi parrocchiani, per I quali fa tutto ciò che è possibile, e anche qualcosa di più. E’ padre. Vinod Kanatt CMI (Congregazione dei Carmelitani di Maria Immacolata) parroco della chiesa di Sant'Anna a Rajokt, Gujarat.

Nato nel 1966 e ordinato sacerdote nel dicembre 1998, padre Vinod è in questa parrocchia dal 2008 (con un intervallo di due anni, quando è stato trasferito in un'altra parrocchia). In questo Stato prevalentemente non cristiano del Gujarat, padre Vinod è conosciuto da tutti, anche persone di altre fedi.

Ad AsiaNews p. Kanatt, ha parlato del minister svolto durante la pandemia. "Nella parrcchia di Sant'Anna abbiamo 65 famiglie appartenenti alla classe media o inferiore”. “Gesù – aggiunge - ha camminato e ha proclamato la Buona Novella, io vado in bicicletta per incontrare le persone. Andando in bicicletta, posso parlare con le persone lungo la strada. E’ gente molto commune. Gesù predicava agli oppressi e agli emarginati. Siamo seguaci di quel Gesù”.

“Durante questo periodo Covid, nei primi due lockdown non è stato possibile arrivare dal parroco a causa delle restrizioni del coprifuoco. Ho iniziato a visitare le famiglie della mia parrocchia dalla domenica di Pasqua, con la benedizione pasquale delle famiglie. Andavo a trovare tutte le famiglie. Ogni giorno andavo da sei a sette famiglie con la Comunione e in ogni casa facevo il servizio penitenziale e poi davo la Comunione.

Ho visitato ogni famiglia almeno tre volte al mese. Fino a giugno non abbiamo avuto molti casi di coronavirus a Junagath. Quando i casi hanno iniziato ad aumentare, ho smesso di andare dalle famiglie. Ma quando mi chiamavano andavo. Vorrei andare ogni settimana a dare la comunione ai malati e agli anziani della parrocchia e interagire con loro per circa un'ora. Porterei con me un disinfettante e userei la mascherina e prenderei tutte le precauzioni.

La Chiesa – dice ancora - è aperta tutti i giorni. A chiunque venga in Chiesa io distribuirò la comunione. Le persone di solito vengono in chiesa la domenica, quindi la domenica mi rendo disponibile a qualunque ora del giorno.

Come prete, devo toccare le ferite di Gesù, sia spirituali che fisiche, ad esempio: nella mia parrocchia, abbiamo una famiglia (foto 2 e 3) nella quale il marito riceve una pensione mensile di soli Rs. 2500 (circa 28 euro) al mese. Hanno due figli con ritardo mentale, uno di 29 anni e uno di 31. Uno è completamente costretto a letto e un altro può gattonare. La moglie ha avuto una lesione alla colonna vertebrale 3 anni fa e ora non può fare nulla. Vado a casa loro due o tre volte a settimana. Li porto in ospedale ogni volta che qualcuno sta male. Qualunque cosa sia necessaria, cerco di provvedere, compreso il cibo in alcune occasioni. Li aiuto anche con i soldi quando necessario.

Il lockdown mi ha aiutato a essere più coinvolto con le famiglie. Mi ha aiutato ad avvicinarmi alla comunità parrocchiale. Le persone ora mi sono così vicine che anche quando qualcuno in famiglia è malato vengo informato. Aiuto in qualunque modo, incluso il ricovero presso i pazienti, in ospedale. Le persone si sentono molto confortate e al sicuro facendo parte della comunità parrocchiale.

Padre Vinod è apprezzato anche dai suoi confratelli. "P. Vinod – dicono - ha infuso una nuova vitalità nella parrocchia di St Ann, ha cambiato lo stile del lavoro parrocchiale. E’ intessuto nella totalità della loro vita sociale. I contatti con la gente rimangono la chiave del suo successo. È un pastore che conosce le sue pecore. Visite familiari, riunioni mensili per la cena e ministero agli studenti, sono alcuni dei modi creativi in ​​cui padre Vinod ha costruito la comunità e la comunione nella parrocchia. E si tiene anche in contatto con i parrocchiani che sono emigrati altrove.

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