19/03/2018, 11.16
AUSTRALIA-MYANMAR
Invia ad un amico

Vertice Asean e visita di Stato, Aung San Suu Kyi in Australia tra le polemiche

Il premio Nobel per la Pace è accusata per il suo presunto silenzio di fronte all’inasprirsi della crisi umanitaria in Rakhine. L’emergenza è stata al centro dei dialoghi tra i Paesi Asean nella tre giorni di summit (16-18 marzo) a Sydney. Per risolverla, la Signora cerca l’assistenza delle nazioni del blocco e dell’Australia. 

Sydney (AsiaNews/Agenzie) – È iniziata oggi in via ufficiale la visita di Stato di Aung San Suu Kyi in Australia. La leader democratica birmana si è recata a Sydney due giorni fa, per prender parte ad un vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean) e questa mattina è stata accolta dalle autorità presso il parlamento di Canberra. Durante la breve visita, non ha avuto luogo alcuna conferenza stampa con il primo ministro australiano Malcolm Turnbull, né alcun commento pubblico da parte di Aung San Suu Kyi. La Signora ha tenuto incontri con il premier ed il leader dell'opposizione.

Nei giorni scorsi, la visita ha suscitato polemiche e proteste, per le accuse rivolte al premio Nobel per la Pace circa il suo presunto silenzio di fronte all’inasprirsi della crisi umanitaria in Rakhine, che le Nazioni Unite hanno definito “esempio di pulizia etnica” ai danni della minoranza islamica dei Rohingya. Il tema dell’emergenza nello Stato occidentale del Myanmar è stato al centro dei dialoghi tra i Paesi Asean nella tre giorni di summit (16-18 marzo).

I leader dell'Associazione sono convenuti sulla necessità di una maggiore collaborazione, per affrontare la crescente minaccia dell'estremismo violento e della radicalizzazione. Al contrario di quanto sperato dai critici di Aung San Suu Kyi, il comunicato rilasciato dall’Asean al termine del vertice non condanna tuttavia il trattamento nei confronti dei Rohingya da parte del Myanmar.

Il premier australiano Turnbull ha dichiarato ieri che Aung San Suu Kyi ha cercato in questi giorni l’assistenza dei Paesi membri e dell’Australia, per risolvere la crisi. “Abbiamo discusso la situazione nello Stato di Rakhine in modo considerevole – ha affermato – La Signora ha affrontato la questione in modo approfondito e cerca il sostegno dell'Asean e di altre nazioni in grado di fornire aiuto da un punto di vista umanitario e di rafforzamento delle capacità”.

Il primo ministro malaysiano Najib Razak ha ribadito durante il summit che la crisi dei rifugiati non è più solo una questione interna al Myanmar, dato che i Rohingya in fuga potrebbero essere le prime vittime della radicalizzazione promossa dai terroristi. Il premier singaporiano Lee Hsien Loong ha definito l’emergenza una “complessa situazione intercomunitaria”, di cui i leader Asean continueranno a discutere “in maniera franca”. “È una questione che è al centro anche dell'attenzione pubblica – ha sottolineato – e a volte l’eccessivo interesse rende questo genere di problemi più difficili da risolvere”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Rakhine, diplomatici in visita: ‘Condanna per le violenze’, sostegno ad Aung San Suu Kyi
04/10/2017 11:53
Vertice Asean, crisi Rohingya: Aung San Suu Kyi a colloquio con Onu e Usa
14/11/2017 09:09
Economia e Rohingya, Aung San Suu Kyi incassa il sostegno di Tokyo
10/10/2018 11:33
Rohingya, prima visita di Aung San Suu Kyi nel Rakhine
02/11/2017 08:55
Rakhine, il governo respinge il cessate il fuoco offerto dai militanti Rohingya
11/09/2017 09:01


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”