26/09/2015, 00.00
VIETNAM
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Vescovi vietnamiti: L’Anno Santo ci sprona ad evangelizzare la società

di Paul N. Hung
Rilanciare la missione, coinvolgere diocesi e parrocchie, trovare nuovi modi di comunicazione della fede. Questi gli obiettivi della Conferenza episcopale per il prossimo Giubileo. Presidente della Commissione per l’evangelizzazione: “La società moderna vuole escludere la religione dalla società, ma molti giovani soni assetati di essa e hanno bisogno di una nuova evangelizzazione”.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Il tema scelto dalla Chiesa vietnamita per l’Anno Santo che avrà inizio l’8 dicembre è “l’evangelizzazione della vita sociale”. Lo ha comunicato la Conferenza episcopale del Paese in una lettera pastorale, inviata lo scorso 17 settembre a tutti i fedeli in preparazione al Congresso dell’attività missionaria che la Commissione per l’evangelizzazione organizza ogni anno dal 2010.

Mons. Alphonse Nguyễn Hữu Long, vescovo dell’arcidiocesi di Huế e presidente della Commissione, ha detto: “La società moderna di oggi vuole escludere la religione dalla vita sociale. Molti giovani, invece, vogliono tornare ad essa grazie ad una nuova spiritualità. I giovani hanno bisogno di una nuova evangelizzazione per rafforzare la propria fede e affrontare le sfide del materialismo e del consumismo”.

La Commissione per l’evangelizzazione coinvolge tutta la Chiesa ogni anno per escogitare nuovi modelli di comunicazione della fede, per “migliorare il modello della Chiesa, delle sue comunità e della sua partecipazione alla vita pubblica”, coinvolgendo i laici e famiglie nella missione evangelizzatrice. Tutte le 26 diocesi sono chiamate a svolgere un lavoro di studio e di ricerca sulla situazione delle parrocchie e delle comunità, per condividere le informazioni utili nel congresso di fine anno.

A premere per un rilancio della vita missionaria sono i numeri degli ultimi 50 anni, che mostrano come la percentuale di cattolici nel Paese sia stabile ma non in crescita. In uno studio elaborato da p. Antoine Nguyễn Ngọc Sơn nel 2010 si legge che nel 1960 in Vietnam si trovavano 2 milioni di cattolici su una popolazione totale di 30 milioni (6,6%). Gli ultimi dati del 2015 parlano di 6.606.495 cattolici a fronte di 95 milioni di abitanti (6,9%).

La percentuale pressoché invariata mostra che la strategia evangelizzatrice non ha dato i frutti sperati. Secondo i dati della Conferenza episcopale, sono 88mila i cattolici legati ad attività missionarie, ma si registrano solo 41mila battesimi all’anno.

Il materialismo e il consumismo pongono un'ulteriore sfida alla Chiesa. Prima del 1975, le diocesi del nord del Paese non avevano chiese né sacerdoti. Molte persone si sono quindi allontanati dalla fede. Ora la Chiesa del Vietnam (sia a nord che a sud) ha una struttura materiale molto più efficiente ma ci sono individui e famiglie che vengono deviati dalla mentalità mondana. Per questo motivo, la Commissione per l’evangelizzazione sprona ad avere “una giusta coscienza del lavoro missionario. Noi dobbiamo imparare, capire i punti di vista delle persone e ideare un percorso e delle attività pastorali per loro”. Alcuni intellettuali cattolici dicono ad AsiaNews: “La Chiesa vietnamita deve andare con i poveri, evitando il rischio della vanità, come costruire chiese magnificenti o tenere cerimonie costose. Dobbiamo essere più preoccupati di proclamare la Buona Novella a quante più persone possibili”.

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