24/02/2015, 00.00
SRI LANKA
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Vescovo anglicano: Diversità religiosa, un dono per il popolo dello Sri Lanka

di Melani Manel Perera
Kumara Illangasinghe è stato nominato ambasciatore per il Paese al Parlamento delle religioni mondiali. Dall'incarico spera di insegnare ai cittadini a "vivere in pace e armonia", e a "non permettere che si verifichino episodi di estremismo religioso".

Colombo (AsiaNews) - "Usare il dono della diversità religiosa per portare benefici al popolo dello Sri Lanka". È questo il motivo che Kumara Illangasinghe, vescovo anglicano di Kurunegala, indica ad AsiaNews per spiegare la sua nomina ad ambasciatore dell'ex Ceylon al Parlamento delle religioni mondiali a Chicago. Insieme a lui, un totale di 63 personalità sono state selezionate da tutto il mondo. Dieci provengono dall'Asia - cinque dall'India, due dal Pakistan e uno ciascuno per Sri Lanka, Nepal e Russia. Tra Stati Uniti, Canada e Messico i delegati sono in tutto 42; sei provengono dall'Europa; due dall'Africa; tre dall'Oceania. Intervistato da AsiaNews, il vescovo racconta cosa si aspetta da questo nuovo incarico. Kumara Illangasinghe è stato presidente del Theological College of Lanka dal 1992 al 1999. Nel 2000 è stato consacrato quarto vescovo di Kurunegala, dopo che mons. Andrew Kumarage è andato in pensione.

Eccellenza, per quanto tempo ricoprirà questo incarico?

In genere la nomina è di due anni.

Perché crede di essere stato scelto come ambasciatore?

Lo Sri Lanka è un Paese importante dal punto di vista religioso, perché siamo patria delle quattro fedi più grandi al mondo. Hanno riconosciuto il mio impegno nell'opera di assistenza spirituale delle persone, oltre ai miei sforzi per promuovere comprensione e rispetto reciproci, e per usare il dono della diversità religiosa al fine di portare benefici al popolo dello Sri Lanka. Questa diversità è qualcosa che deve essere esaltata e di cui non bisogna avere paura. A livello locale, regionale e globale è importante costruire e nutrire i rapporti. Dobbiamo imparare gli uni dagli altri. È possibile che io sia stato scelto anche perché ho sempre incoraggiato il nostro popolo, soprattutto i cristiani, a lavorare insieme a persone di ogni credo. Durante la guerra civile ho esortato il nostro clero a creare comitati di pace con i leader delle altre religioni, ciascuno nelle rispettive aree geografiche. Non sono mai stato favorevole all'estremismo religioso o alla violenza compiuta in nome della fede, ma ho sempre difeso la convivenza pacifica.

Quali saranno le immediate responsabilità legate a questa nuova missione?

La prossima riunione del Parlamento sarà al Salt Palace Convention Centre di Salt Lake City, nello Utah (Stati Uniti), cinque giorni che inizieranno il 15 ottobre 2015. Mi aspetto di fare conoscere il lavoro del Parlamento alla nostra gente e di incoraggiare quante più persone possibili a partecipare.

In che modo il suo nuovo incarico potrà servire ai fedeli srilankesi?

Nel recente passato in Sri Lanka abbiamo sperimentato episodi di estremismo religioso e alcuni leader sono stato responsabili per queste violenze. Non dobbiamo permettere che questo accada nel nostro amato Paese. Il nostro popolo dovrebbe vivere in pace e armonia; essere incoraggiato ad amarsi gli uni con gli altri; a imparare dal prossimo, rispettandolo e comprendendolo. In Sri Lanka il dialogo interreligioso ha bisogno di più spazio e incoraggiamento. Mi impegno in prima persona per rispondere a questa necessità.

 

 

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