09/10/2020, 11.35
INDONESIA
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Violenti scontri in Indonesia contro la nuova legge sul lavoro

di Mathias Hariyadi

I manifestanti sostengono che la nuova legge sul lavoro paralizza i diritti dei lavoratori e danneggia l'ambiente. Preoccupazioni dell'opinione pubblica perché i manifestanti hanno ignorato i protocolli sanitari di sicurezza per il Covid-19. Giovedì 8 ottobre il numero di casi confermati è salito a 320.564. Solo a Giacarta i casi erano 83.372 con 1.834 morti.

Jakarta (AsiaNews) – Violenti scontri si sono accesi in tutta l’Indonesia, comprese Jakarta e Surabaya, contro la nuova legge in materia di diritto del lavoro. Ieri, 8 ottobre, sarà  ricordato dalla maggior parte degli indonesiani come il giorno più buio dall'ottobre 2019, da quando la nazione ha goduto di una situazione politicamente più calma dopo l'inaugurazione presidenziale.

Non ci si aspettava che la manifestazione di massa di ieri da parte di student, sindacati e altri diventasse violenta. E’ accaduto quando la folla dei manifestanti ha iniziato ad incendiare strutture pubbliche lungo il viale principale di Giacarta, a vandalizzare gli uffici governativi e altri. La violenta protesta di ieri ha provocato danni per miliardi di rupie.

Ora ci si aspetta che la protesta per affrontare la cosiddetta "Legge sulla creazione di posti di lavoro" continui poiché queste persone chiedono fortemente al governo centrale guidato dal presidente Joko "Jokowi" Widodo di emanare un'altra legge en lieu (Perppu) per sostituire la Job Creation Law.

Le principali contestazioni dei manifestanti non sono altro che l'accusa che la nuova legge sul lavoro paralizza i diritti dei lavoratori e danneggia l'ambiente.

Nel momento in cui ha avuto luogo questa massiccia protesta, il leader indonesiano Jokowi era ancora nel Kalimantan centrale per una visita ufficiale.

La risposta del governo

Nella tarda serata di ieri, in una conferenza stampa improvvisata dal Senior Minister for Political, Legal, and Security Affairs, il prof. MD Mahfud ha fermamente negato tutte le accuse dei manifestanti, secondo i quali la legge sul lavoro appena rilasciata danneggerà i lavoratori e altre realtà. "È fortemente mirata a facilitare i protocolli perché chiunque possa ottenere documenti legali per creare un'entità commerciale", ha detto Mahfud, che aveva a fianco il capo della polizia e il comandante militare indonesiano.

Mahfud - un esperto legale - ha anche confermato che i diritti dei lavoratori sono ancora pienamente garantiti nella nuova legge – contrariamente alle notizie di frode che circolano nei social media e che hanno provocato una percezione errata nella maggior parte degli indonesiani.

Si prevede che la legge sulla creazione di posti di lavoro approvata dalla Camera del Parlamento indonesiano (DPR) lo scorso lunedì (5 ottobre) cambierà sostanzialmente il sistema del lavoro e la gestione delle risorse naturali dell'Indonesia. Ha modificato 79 leggi già esistenti. La nuova legge è intenzionalmente volta a migliorare l'efficienza burocratica nell'ambito degli sforzi del Pres. Jokowi per attirare più investimenti stranieri in Indonesia. Egli innvita tutti coloro che contestano la nuova legge a  presentare una causa legale legale alla Corte costituzionale indonesiana (MK) per iniziare la loro battaglia legale contro l'amministrazione indonesiana.

La polizia denuncia presenza di provocatori

La polizia della capitale Surabaya, a Giava orientale, ha confermato che decine di manifestanti non appartengono a studenti universitari né a sindacati. Li identificano come provocatori. La stessa cosa è successa a Jakarta con molta più violenza e strutture pubbliche distrutte, come affermato dalla polizia. Gli incidenti sono stati provocati dagli inviti lanciati sui social media a creare una rivolta a Jakarta, dove molti studenti delle scuole superiori sono stati coinvolti in decine di azioni di vandalismo.

Un saccheggio è stato compiuto anche nel Ministero indonesiano dei minerali e dell'energia dove diversi laptop e altri oggetti importanti sono scomparsi.

In precedenza, i sindacati e le organizzazioni studentesche avevano annunciato pubblicamente che avrebbero organizzato una protesta di tre giorni contro la nuova legge sul lavoro. Hanno affermato che la nuova legge danneggerà i lavoratori riducendo l'indennità di licenziamento, rimuovendo le restrizioni sul lavoro manuale da parte dei lavoratori stranieri, aumentando l'uso dell'outsourcing e convertendo i salari mensili in salari orari.

Le preoccupazioni dell'opinione pubblica sono aumentate poiché i manifestanti hanno ignorato i protocolli sanitari. Crescono forti preoccupazioni perché un altro possibile aumento del coronavirus potrebbe verificarsi ancora una volta in Indonesia, soprattutto nelle città dove ieri si è svolta la protesta di massa.

Il portavoce della task force nazionale COVID-19 Wiku Adisasmito ha espresso preoccupazione per i "potenziali propagatori" tra le folle di manifestanti in tutto il Paese, in particolare a Giacarta, il centro dell'epidemia dell'Indonesia. Un nuovo rapporto ha riferito che giovedì 8 ottobre in Indonesia il numero di casi confermati è salito a 320.564. Solo a Giacarta i casi erano 83.372 con 1.834 morti.

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