31/05/2016, 11.03
CINA
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Xi Jinping eleva la cricca del Zhejiang e combatte la Lega giovanile comunista

di Willy Lam

Il grande esperto di politica cinese fa il quadro delle lotte di potere all’interno della leadership fra la cricca di Xi Jinping e le precedenti della Lega di Hu Jintao e la cricca di Shanghai di Jiang Zemin. Il Zhejiang, dove Xi ha lavorato dal 2002 al 2007, è divenuto il nuovo vivaio dove pescare i futuri leader della Sesta Generazione, anche se non hanno particolari pregi. Traduzione italiana a cura di AsiaNews.

Hong Kong (AsiaNews) – La lotta di potere non è come una cena fra amici. Mentre il Partito comunica cinese (Pcc) si prepara per il suo 19mo Congresso il prossimo anno, si intensificano gli scontri intestini e le pugnalate alla schiena fra le fazioni rivali. Il presidente Xi Jinping, oltre a costruire un culto della (sua) personalità sullo stile maoista, ha tolto tutti i freni per eliminare la minaccia più grande alla crescita del suo potere – la fazione (tuanpai; 团派) della Lega giovanile comunista (Lgc), che è ancora una delle più consistenti cricche nel Pcc.

La Lgc è guidata dall’ex presidente Hu Jintao. I quadri ad essa affiliati formano il blocco più grosso fra i 25 membri del Politburo varato al 18mo Congresso del Partito nel 2012.

Hu, già primo segretario della Lgc, è considerato in genere un politico timido e burocratico. Ma per 20 anni egli è stato nel Comitato permanente del Politburo (Cpp), prima di ritirarsi nel 2012. In questo periodo egli ha avuto ampie possibilità di far crescere il peso della sua cricca e far avanzare in carriera i suoi associati. I membri della Lgc erano forti soprattutto nelle regioni, tanto da far dire che Hu usava la tattica di “accerchiare il centro con le regioni”, in contrasto con le tendenze autoritarie del suo capo, l’ex presidente Jiang Zemin, alla guida della fazione di Shanghai (VOA Chinese, 12 gennaio 2016; Oriental Daily [Hong Kong], 4 luglio 2015).

Le rudi tattiche e le sgomitate di Xi contro la Lgc si possono riassumere nel suo giudizio interno sulla Lega, diffuso in ampiezza, secondo cui essa “è paralizzata dal collo in giù”. A metà 2015 si è tenuta una conferenza nazionale dei quadri che lavorano nelle organizzazioni di massa quali la Lgc, la Federazione dei sindacati e la Federazione delle donne. In quell’occasione Xi ha messo in guarda la Lgc, che corre il rischio di “essere messa ai margini dai giovani e dall’apparato del Partito-stato” (VOA Chinese, 29 Aprile 2016; Ming Pao [Hong Kong], 25 Ottobre 2015). La Lgc è stata anche criticata con forza per essere troppo “burocratica, con mentalità schematica, aristocratica e festaiola” (机关化、行政化、贵族化、娱乐化). Dalla fine dell’anno scorso, la Commissione centrale di ispezione disciplinare (Ccid) ha inviato un gruppo di lavoro nella Lgc per verificare problemi di corruzione e infrazioni alla disciplina del Partito (South China Morning Post, 9 Febbraio 2016; New Beijing Post, 7 Luglio 2015).

In un recente articolo postato sul sito web del Ccid – interpretato come una piena confessione di colpa – il comitato del Partito nella Lgc ammette che i membri della Lega soffrono di “debole leadership di Partito, aberrazioni nella costruzione del partito, fallimenti nel guidare in modo preciso [le unità della Lgc].

I leader della Lega hanno promesso di tener ferma la “quadruplice coscienza” (四个意识), e cioè “la coscienza politica, la coscienza sull’intera situazione, la coscienza nel seguire il ‘cuore’ [della leadership] e la coscienza di rimanere all’unisono [con i vertici più alti del Partito]”.

La “quadruplice coscienza” è uno slogan usato per professare l’assoluta lealtà al presidente Xi, che agisce come “cuore della leadership” (v. China Brief, 7 Marzo 2016).

I quadri alti della Lgc hanno fatto anche autocritica sui criteri con cui essi sono cresciuti e divenuti membri, che essi dicono essere intaccati da “elitismo, ignoranza della base, mancanza di rappresentatività e poca copertura [dei diversi settori della società] [Straits Times [Singapore], 29 April 2016; CCDI.gov.cn, 25 Aprile 2016].

Xi ha largamente abolito la Lgt come vivaio per la crescita di futuri leader del partito e del governo. Tale ruolo era evidente soprattutto durante l’era di Hu Jintao. All’inizio dell’anno, Xi ha dato ordine che vengano eliminati gli uffici del personale della Lgc a livello centrale e regionale. Il bilancio della Lgc per il 2016 – 306,27 milioni di yuan – è stato ridotto della metà, rispetto all’anno prima [Xinmin.cn, May 2; CCYL.org, April 15]. Inoltre, l’Università della gioventù cinese per gli studi politici – che è responsabile dell’addestramento dei quadri nel sistema della Lgc – con ogni probabilità taglierà il numero degli studenti iscritti a partire dal prossimo settembre. Alcuni membri delle facoltà universitarie temono che l’istituzione – spesso considerata l’equivalente per la Lgc della Scuola Centrale del Partito – sarà declassata con forza. [Radio Free Asia, 23 Aprile 2016; Radio French International Chinese Service, 22 Aprile 2016].

Le leve contro le fazioni rivali

Nella loro battaglia contro la Lgc, Xi e i suoi alleati – come il capo della Ccid Wang Qishan – si sono avvantaggiati dei crimini legati a corruzione commessi da Ling Jihua, membro eminente della lega, che è stato il braccio destro dell’ex presidente Hu. Le inchieste sui presunti reati di Ling, iniziate verso la fine del 2012, hanno esposto crimini economici simili per un certo numero di alti affiliati alla Lgc, fra cui il vice-presidente Li Yuanchao. Si dice che le mogli di Ling Jinhua e Li Yuanchao fossero stretti soci in affari. La fine di Ling ha indebolito anche la voce di Hu Jintao, che ha perso influenza, per il fatto che egli avrebbe fallito nel dominare gli eccessi di Ling e degli altri membri della Lgc. [Radio Free Asia, 25 Agosto 2015; BBC Chinese, 23 Dicembre 2014].

L’affare Ling – e la pesante critica di Xi alla Lgc – ha gettato un’ombra sulle fortune politiche del premier Li Keqiang, come pure su altri membri del Politburo quali Li Yuanchao; i vice-premier Liu Yandong e Wang Yang; il direttore del Dipartimento del Pcc Liu Qibao; il segretario del Partito del Guandong, Hu Chunhua (con nessuna relazione con Hu Jintao).

Il premier Li è stato emarginato da Xi e non ha più autorità sulla politica economica. Sebbene al 19mo Congresso egli potrebbe mantenere il suo posto al Politburo, è possibile che venga spostato a fare il capo dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp). Probabile è pure che a Li Yuanchao, Liu Yandong e Liu Qibao siano dati impegni post-pensione all’Anp o alla Conferenza politica consultiva del popolo cinese.

In teoria, Wang Yang, unico membro della Lgc con solide inclinazioni riformiste, dovrebbe essere promosso al Cpp. Ma non è certo che Xi voglia due membri di quella fazione nel sancta sanctorum del potere, specie se vi è la possibilità che il numero di membri del Cpp venga ridotto dagli attuali sette a cinque. [Apple Daily [Hong Kong], 29 Novembre 2015; United Daily News [Taiwan], 29 Agosto 2015].

Forse, di maggior significato è la fortuna politica di Hu Chunhua. Egli e Sun Zhengcai, segretario del Partito di Chongqing, entrambi nati nel 1963, erano stati immessi nel Politburo dal precedente Pcc, guidato dall’ex presidente Hu Jintao e dall’ex premier Wen Jiabao.  Nel presente Politburo sono gli unici quadri della sesta Generazione (quelli nati negli anni ’60). Come il più vecchio Hu, Hu Chunhua è stato Primo segretario della Lgc; come Hu, già segretario del Partito in Tibet, il giovane Hu ha costruito la sua carriera nella regione autonoma. Comunque è piuttosto noto che Xi non abbia una grande considerazione per le capacità di Hu. E la possibilità che Hu Chuhua entri nel Pcc il prossimo anno è piuttosto esile [Radio French International, Chinese Service, 29 Novembre 2015; Radio Free Asia, 17 Agosto 2015].

Un affollato ponte di comando

Dopo aver fatto tutto quello che poteva per eclissare la fazione della Lgc, il presidente Xi ha investito un sacco di risorse nel mettere insieme la propria “fazione di Xi Jinping”, la cui componente fondamentale è la cricca del Zhejiang. Come Jiang Zemin si è allevato la fazione di Shanghai, così Xi si è guardato indietro per elevare quadri che avevano servito sotto di lui quando era Segretario del Partito nel Zhejiang dal 2002 al 2007 (V. China Brief, 7 Febbraio 2014).

Altri componenti della fazione di Xi Jinping comprendono la banda dei “principini”; la cricca dello Shaanxi – membri che hanno servito nella provincia, patria di XI, fra cui Li Zhanshu, direttore dell’Ufficio generale, e Zhao Leji, direttore del Dipartimento dell’organizzazione.  Vengono poi i compari di Xi, come il suo compagno di scuola Chen Xi, Vicedirettore esecutivo del Dipartimento dell’organizzazione, e Liu He, capo consigliere economico, a capo dell’Ufficio generale del gruppo centrale di guida sulla finanza e l’economia [South China Morning Post, 2 Marzo 2016; World Affairs Journal [Washington], 1 Maggio 2014).

È evidente che Xi voglia che la sua cricca del Zhejiang sia potente almeno quanto quella di Shanghai con l’ex presidente Jiang, che è il suo maggior nemico.

Fra coloro che servono o hanno servito nella provincia del Zhejiang - che hanno già uno status ministeriale e potrebbero avere ulteriori promozioni al 19mo Congresso del Partito – vi sono Xia Baolong (classe 1952), Segretario del Partito del Zhejiang, e il governatore Li Qiang (1959). Altri illustri sono il Segretario ad interim del Partito di Tianjin, Huang Xingguo (1954), che è stato vice-governatore del Zhejiang; il vice-direttore del Dipartimento di propaganda, Huang Kunming (1956), che è stato capo del Dipartimento di propaganda del Zhejiang; il segretario del Partito di Guizhou, Chen Min’er (1960), altro ex vice-governatore del Zhejiang [BBC Chinese, 31 Luglio 2015; Apple Daily, 31 Dicembre 2014].

Di particolare significato è che un alto e sproporzionato numero di personalità del Zhejiang vicini a Xi sono stati scelti per posti chiave nello staff dei Gruppi dirigenti centrali o nelle Commissioni centrali quali il Gruppo dirigente centrale per l’approfondimento comprensivo delle riforme (Gdcacr); il Gruppo dirigente centrale per le finanze e l’economia (Gdcfe) e la Commissione centrale per la sicurezza nazionale (Ccsn). Ad esempio, l’ex segretario generale del Comitato del Partito del Zhejiang, Shu Guozeng (1956) è ora vicedirettore dell’Ufficio generale del Gdcfe. L’ex vicegovernatore esecutivo del Zhejiang Cai Qi (1955) è stato promosso vicedirettore esecutivo dell’Ufficio generale del Ccsn. Verso la fine dello scorso anno, l’ex membro del Comitato permanente del Comitato del Partito nel Zhejiang (Cpcpz), nonché segretario del Partito a Wenzhou, Chen Yixin (1959), è stato nominato vicedirettore dell’Ufficio generale del Gdcacr [Guancha.cn [Beijing], 3 Dicembre 2015; Ta Kung Pao [Hong Kong], 3 Dicembre 2014; South China Morning Post, 24 Marzo 2014].

In più, Xi ha cercato di emulare la tattica di Hu Jintao inserendo suoi protetti in posti provinciali chiave.  Due ex membri del Cpcpz e segretari di partito della cosmopolita città di Ningbo sono stati elevati a posti di leadership nella regione. Essi sono Bayin Chaolu (1955), segretario del Partito di Jilin e Liu Qi (1957), vice-segretario del Partito del Jiangxi. Allo stesso modo, Lou Yangsheng (1959), già capo nel Zhejiang del Dipartimento dell’organizzazione e del Fronte unito, nel 2014 è stato promosso vice-segretario del Partito dello Shanxi. Gong Zheng (1960), già membro del Cpcpz e segretario del Partito nella capitale provinciale di Hangzhou, lo scorso agosto è stato promosso vice-segretario del Partito dello Shandong. Il mese scorso, Hu Heping (1962), membro del Cpcpz e capo dell’Ufficio provinciale dell’organizzazione, è stato fatto governatore dello Shaanxi [People’s Daily, 28 Aprile 2016; Ming Pao, 3 Marzo 2016].

A protetti di Xi nel Zhejiang sono stati assegnati alte cariche militari. Il miglior esempio è Zhong Shaojun (1968), che è stato un braccio destro di Xi, quando Zhong era suo segretario personale e vice-direttore del Dipartimento dell’organizzazione nel Zhejiang. Nel 2013, senza alcuna esperienza militare, Zhong è stato paracadutato nell’Esercito per la liberazione del popolo come vice-direttore dell’Ufficio generale della Commissione militare centrale (Ugcmc). Il potere dell’Ugcmc è stato elevato immensamente sulla scia delle riforme strutturali dell’esercito messe in atto verso la fine del 2015(China Brief, March 7).

Va notato in modo particolare che fra i neofiti della cricca del Zhejiang vi sono membri della Sesta Generazione (6G) di leader, un riferimento ai quadri nati attorno al 1960 o subito dopo. Essi sono: Chen Min’er, Li Qiang, Zhong Shaojun, Hu Heping, Gong Zheng, e  Chen Yixin.

Conclusione

Nessuno di questi parvenu della 6G ha mostrato finora di rivestire una statura nazionale, o aver prodotto risultati solidi, specie nelle riforme economiche. Di più, formare blocchi di potere all’interno del Partito è contro l’ingiunzione di Xi lanciata ai quadri che formano tuantuanhuohuo (团团伙伙; “fazioni e cricche”) [China News Service, 16 Febbraio 2016; People’s Daily, 12 Gennaio 2015]. In ogni caso, egli sembra convinto che in quanto “cuore della leadership” egli ha l’autorità necessaria per emulare i suoi predecessori Jiang Zemin e Hu Jintao, proteggendo la sua eredità e ungendo come successori i suoi protetti.

 (Per gentile concessione della Jamestown Foundation, 11 Maggio 2016)

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