01/02/2008, 00.00
PAKISTAN - AFGHANISTAN
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“Ucciso” uomo chiave di al-Qaeda in Afghanistan

Secondo alcuni siti internet integralisti e fonti del Pentagono si tratta di Abu Laith al-Libi, cittadino libico, 12esimo nella lista americana dei top wanted. Sarebbe rimasto ucciso in un attacco mirato avvenuto lunedì scorso nella provincia pakistana di North Waziristan. Ancora nessuna conferma dalle autorità di Islamabad.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) - Un comandane chiave di al-Qaeda in Afghanistan, Abu Laith al-Libi, è stato ucciso in Pakistan. La notizia, diffusa dal sito web Ekhlaas.org usato da gruppi integralisti islamici, è stata confermata da funzionari statunitensi. Le autorità pakistane, invece, stanno ancora raccogliendo informazioni circa l’attacco missilistico del 28 gennaio contro un villaggio vicino Mir Ali - North Waziristan - dove il terrorista libico sarebbe rimasto ucciso.
 
“Ci congratuliamo con la nazione islamica – si legge su Ekhlaas.org – per il martirio dello sheik, il leone, Abu Laith al Libi”. Ma non si aggiungono particolari. "Crediamo effettivamente che sia morto", ha assicurato una fonte anonima del Pentagono. Il Site Institute, gruppo di intelligence di controllo online, con sede negli Stati Uniti, ha aggiunto che al-Libi era anche il capo del gruppo islamico combattente in Libia.
 
La notizia della sua morte è stata rilanciata da diversi siti di area integralista. Alcuni sostengono che "è stato ucciso in Pakistan" in un "attacco aereo". Ancora non è chiaro se si tratti dell’attacco mirato con un missile nei dintorni di Mir Ali, dove sono rimasti uccisi 13 combattenti stranieri, ritenuti miliziani della rete del terrore di bin-Laden.
 
Il controterrorismo pakistano ritiene al-Libi un portavoce di al-Qaeda e comandante in capo per l’Afghanistan orientale. È apparso in numerosi video della rete terroristica e occupa il 12esimo posto nella lista Usa degli uomini più ricercati nel Paese asiatico. Sulla sua testa una taglia di 200mila dollari. Al-Libi è accusato, tra le altre cose, di essere dietro l'attentato del febbraio 2007 contro la base militare americana di Bagram, durante una visita del vice presidente degli Stati Uniti Dick Cheney, rimasto illeso. L’attacco è costato la vita a 23 persone.
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